Lutto nel mondo dello spettacolo: è morto il costumista Piero Tosi

Era nato a Sesto Fiorentino 92 anni fa. Aveva lavorato con i grandi registi di teatro, lirica e cinema. Nel 2013 ottenne l'Oscar alla carriera

Piero Tosi con Maria Callas

Piero Tosi con Maria Callas

Roma, 10 agosto 2019 - Il talento? E anche sapere stare con gli amici saperli capire e amare. E soffrire quando non ci sono piu". Così Piero Tosi solo qualche mese fa nel giorno del suo compleanno, il 10 aprile scorso. È morto questa mattina, 10 agosto, dopo un mese di coma farmacologico il più famoso costumista italiano. Era nato nel 1927 a Sesto Fiorentino, era stato allievo di Ottone Rosai.

Premio Oscar alla carriera, aveva studiato all'istituto d'arte di Porta Romana con Franco Zeffirelli. "Erano un gruppo di amici favolosi - dice Pippo Zeffirelli presidente della Fondazione omonima - Piero Tosi, Mauro Bolognini, Zeffirelli , Danilo Donati e Anna Anni. I più grandi cresciuti insieme. E fu proprio Zeffirelli che portò a Roma Tosi e che lo presentò a Luchino Visconti. Il loro sodalizio eccezionale nacque così". Due fiorentini pazzeschi a Roma che avrebbero rivoluzionato e dato senso alla locuzione arti dello spettacolo. Con Visconti, Piero Tosi iniziò creando i costumi di La Locandiera in teatro, nella lirica con La Sonnambula e poi le meraviglie stilistiche del suo cinema che resterà immortale per titoli come Il Gattopardo, Morte a Venezia, Senso, Le notti bianche, Rocco e i suoi Fratelli, Ludwig.

Piero Tosi con Franco Zeffirelli, in uno scatto di Pippo Zeffirelli
Piero Tosi con Franco Zeffirelli, in uno scatto di Pippo Zeffirelli

Piero Tosi ha lavorato per una vita intera con giganti del suo calibro che rispondevano ai nomi di Vittorio De Sica, Federico Fellini, Pier Paolo Pasolini, l'amico di tutta una vita e in qualche modo suo mentore, e amico per la vita, Franco Zeffirelli; ovviamente Mauro Bolognini e anche con Liliana Cavani. I suoi costumi hanno fatto sognare almeno due epoche e oggi fanno già parte della storia del costume mondiale. Cinque anni fa il Met di New York dedicò a Tosi una retrospettiva sulla sua opera. Nel 2014 la Galleria del Costume di Palazzo Pitti gli dedicò, invece, una mostra. Ed è datato 2013 l'Oscar alla carriera vissuto quasi con ironia da fiorentino, con umiltà e distacco. "Il suo grande talento - ricorda Pippo Zeffirelli - lo portava a sostenere artisti in cui credeva con enorme amore. Sofia Loren stessa si consigliava sempre con lui prima di portare in scena un qualsiasi ruolo. Era una persona generosa, eclettica e dolce: ci mancherà". Tutti i suoi costumi sono stati realizzati e oggi custoditi dalla sartoria Tirelli.

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