Demopolis, i dati del barometro politico: Pd primo partito, ma cresce l'astensione

Partito democratico al 35%, ma solo il 59% del campione si recherebbe alle urne

La ripartizione dei seggi

La ripartizione dei seggi

Firenze, 15 maggio 2015 - A dieci giorni dall’approvazione della nuova legge elettorale, l’Istituto Demopolis ha realizzato la prima simulazione sull’attribuzione dei seggi alla Camera dei Deputati in base alle attuali intenzioni di voto degli italiani se si votasse con l'Italicum. Se gli elettori si recassero oggi alle urne – secondo i dati del Barometro Politico Demopolis di maggio – il Pd sarebbe con il 35% primo partito nel Paese, con il Movimento 5 Stelle al secondo posto con il 21%, in crescita nelle ultime settimane, mentre la Lega di Salvini si confermerebbe (rispetto alla simulazione di aprile) ormai stabilmente al terzo posto, con il 15%. Resta in crisi Forza Italia, attestata poco sopra il 10%. Più distanti, sotto il 5%, appaiono oggi le altre forze politiche: Sel al 4,5, Fratelli d’Italia della Meloni al 4, Ncd-Udc di Alfano al 3,8; sotto il 2% le altre liste.

Le intenzioni di voto

"Cresce ulteriormente l’astensione – afferma il direttore di Demopolis Pietro Vento – di 16 punti superiore rispetto alle ultime Politiche: appena il 59% si recherebbe oggi alle urne. 41 elettori su 100 sceglierebbero il non voto: si tratta di quasi venti milioni di italiani”

I dati dell'astensione

Con l’opposizione divisa in più liste, la simulazione realizzata da Demopolis spiega il peso determinante che avrebbe la nuova legge elettorale sulla composizione del futuro Parlamento: con l’Italicum non è più la coalizione, ma la prima lista ad aggiudicarsi il premio di maggioranza alla Camera. Tra quanti intendono recarsi alle urne, il vantaggio del partito del premier è piuttosto netto. “Oggi – sostiene il direttore dall’Istituto – il Partito democratico, con il 35%, staccherebbe il M5S, seconda lista, di 14 punti percentuali: un distacco significativo, anche se ridotto rispetto ai 20 punti che separavano i due partiti alle ultime Europee. È la fotografia – conclude Vento – di un consenso in costante evoluzione, in uno scenario politico caratterizzato da un voto sempre più liquido ed instabile”.

La ripartizione dei seggi
La ripartizione dei seggi

Pur non raggiungendo oggi il 40%, il Pd di Renzi vincerebbe al ballottaggio contro il M5S. Sarebbero presenti a Montecitorio solo 7 partiti, in grado di superare la soglia di sbarramento del 3%. Il Pd, grazie al premio, otterrebbe la maggioranza assoluta del 55% prevista dall’Italicum, conquistando 340 seggi alla Camera. Escludendo i 12 parlamentari eletti all’estero, 278 deputati sarebbero invece suddivisi tra le altre 6 liste. Secondo la simulazione effettuata dall’Istituto Demopolis, con l’Italicum 100 seggi andrebbero oggi al Movimento 5 Stelle, 71 alla Lega, 48 a Forza Italia; sarebbero rappresentati alla Camera anche Sel con 22 deputati, Fratelli d’Italia con 19 e Ncd-Udc con 18 seggi. “Sulla nuova legge elettorale – ricorda Vento – pesa tuttora l’incognita legata al superamento del Senato e del bicameralismo perfetto previsto dal processo di riforma costituzionale, che tornerà in discussione dopo le Regionali di fine maggio”.

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