I talenti del Polimoda illuminano il giardino Torrigiani

Si aprono così i giochi di Pitti Uomo 102

Firenze, 13 giugno 2022 - "Con questa sfilata di fine anno siamo voluti tornare nel Giardino Torrigiani, nel luogo dove settant’anni fa è nato il Made in Italy per intuizione geniale di Giovan Battista Giorgini”, racconta Massimiliano Giornetti, direttore di Polimoda, che stasera guarda soddisfatto il lavoro dei suoi studenti. “Carpe Noctem” è il titolo della serata alla quale hanno partecipato anche il sindaco Dario Nardella, il presidente di Polimoda Ferruccio Ferragamo, Antonella Mansi presidente del Centro Moda e tantissimi ospiti che hanno applaudito convinti il lavoro degli studenti che in questa sera di fine estate mostrano tutto quello che hanno imparato nei tre anni di fashion design.

Sono i migliori talenti del Polimoda così ad aprire i giochi dell’anteprima di Pitti Uomo 102, che apre domattina alla Fortezza da Basso. Il Final Graduation Show 2022 si è svolto in un luogo magico, tutti immersi nella bellezza del Giardino Torrigiani, là dove nel Settecento il marchese Pietro Torrigiani aveva creato uno spazio di svago e di divertimento a cavallo chiamato “la quadriga”, tra il profumo della natura, il gioco dei bossi e le statue delle Quattro Stagioni. “Carpe Noctem, un invito a cogliere le stelle prima che sia scesa la notte”, racconta il direttore Massimiliano Giornetti.

“Metafora che incita ad identificare il talento puro di un astro nascente, prima del suo affermarsi nel mondo della moda. È anche un’esortazione a riflettere sui cambiamenti sociologici legati al momento storico che stiamo vivendo, al desiderio della Gen Z di portare nuovi valori nell’industria, in quella che è la ricerca di una moda diversa. Nelle collezioni - continua Giornetti - si ritrovano i temi maggiormente discussi dall'industria e per i nostri studenti anche più toccanti, come la diversità, l’inclusione, la sostenibilità, insieme a contenuti estremamente personali. Un vero spaccato delle individualità della nuova generazione di creativi".

Ed è soddisfatto il direttore del lavoro svolto dai ragazzi. “Le collezioni hanno in sé molte diversità - spiega - ed esercizi tecnici e di stile come di costruzione dei capi molto elevati. Hanno lavorato molto bene, sono dei veri creativi, anche nella maglieria e nel ricamo”. In passerella al tramonto nel Giardino Torrigiani modelli professionisti, lei e lui, e alcuni real people. Sulla musica del compositore francese Vladimir hanno sfilato oltre 100 look per 24 collezioni. I migliori studenti del corso di Fashion Design e Fashion Design Management insieme a una selezione degli allievi dei Master in Collection Design e Creative Direction, scelti dalla faculty della scuola insieme a Giornetti e a Caroline Issa, CEO e Fashion Director di Tank magazine e Mentor del corso di Fashion Design.

Sedici diverse nazionalità in uno spaccato di internazionalità e contaminazione interculturale che caratterizza Polimoda. Sfilano le collezioni di Julian Cerro (Italia), Veronika Danyliv (Ucraina), Eros Fengqin Yue (Cina), Hikari Morigami (Giappone), Julie Daron (Francia), Margherita Bachis (Italia), Ana Valentina Navarro (Bolivia), Viola Ruzza (Italia), Sam Lewis (Australia), Sofia Ke (Cina), Federico Di Nisio (Italia), Maria Isabel Arce Blanco (Messico), Saania Singla (India), Edoardo Terribilini (Svizzera), Leonardo Brini (Italia), Edoardo Cavrini (Italia), Ayana Horai (Giappone), Deng Shiyuan (Cina), Ana Rita Nogueira Da Souza (Portogallo), Amelia Walker (Regno Unito), Mohanad Aglan (Egitto), Ian Mcdonald (Stati Uniti), Fernanda Castro (Peru) e Marija Yankovich (Serbia). Nelle collezioni ritroviamo gli elementi di contemporaneità che hanno segnato gli anni della maturazione personale e professionale dei designer. Molti i riferimenti ai grandi temi dell’attualità e agli avvenimenti che dominano il panorama socio-culturale, come la sostenibilità, i conflitti internazionali, la diversità e l'inclusione. Grande attenzione al recycling e upcycling. Trasformare e dare nuova vita ad un materiale o un capo esistente. Dalle divise e accessori militari, fino alle lenzuola di lino di famiglia. Dai bomber anni 90 agli slip dress in seta anni 50. Una nuova capacità di rendere un capo del tutto diverso, grazie a raffinate manipolazioni, plissettature, rufflles, accoppiature o ricami.

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