Fiorentina, Prandelli: "Occhio al Bologna, non molla mai. Mercato? Prima sfoltire la rosa"

Il tecnico viola analizza la sfida contro rossoblù emiliani. "La vittoria in casa della Juve è stata importante, ma la svolta arriverà quando avremo continuità"

Cesare Prandelli durante la conferenza stampa

Cesare Prandelli durante la conferenza stampa

Firenze, 2 gennaio 2021 - Continuità: questa la parola chiave per la Fiorentina che comincia il 2021 contro il Bologna (domenica 3 gennaio, ore 15) dopo aver chiuso il 2020 sull'onda dell'entusiasmo per il travolgente successo a Torino contro la Juventus. 

"Quella vittoria _ dice il tecnico viola Cesare Prandelli _ ci ha portato consapevolezza, autostima, ha allontanato la paura, ma non è una svolta: la svolta arriverà quando avremo continuità". Prandelli è soddisfatto di come la squadra si sia ripresentata alla ripresa degli allenamenti e del lavoro svolto in settimana. Davanti, però, i viola troveranno un avversario ostico, come i rossoblù di MIhajlovic: "Si tratta di una squadra temibile, che verticalizza molto e attacca con molto giocatori. Giocano insieme da un po' di tempo e non mollano mai, proprio come il  loro allenatore".

Il tecnico viola elogia Borja Valero dopo l'ottima prestazione da regista: "Lui è un professore, mi auguro che possa essere sempre un punto di riferimento per la squadra". 

La sfida con il Bologna rappresenta per Prandelli anche l'occasione di un particolare derby familiare con il figlio Niccolò, nello staff dei Mihajlovic: "Il rapporto tra padre e figlio è qualcosa di molto profondo, ci sentiamo molte volte al giorno. In questa settimana ci siamo sentiti meno del solito forse per rispetto reciproco. Io però spero di vincere dopodiché andrò a consolarlo", dice sorridendo. 

Inevitabile, ai primi di gennaio, affrontare il tema del mercato: "Sono in sintonia con la società. Dobbiamo prima sfoltire la rosa e poi abbiamo delle idee su quali ruoli rafforzare. Ho chiesto di non allenare più 28 giocatori, perché poi è ovvio che c'è chi è scontento". 

Prandelli sprona Lirola ("ha potenzialità importanti, propulsione e cambio di passo, ma deve convincersi e togliersi un po' di timidezza") elogia Igor ("è la dimostrazione che quando uno si allena con serietà tutti i giorni si fortifica il carattere al 100%. Ha dimostrato a Torino di poter fare una grande prestazione. E' un ragazzo molto serio che sta facendo bene") e  Martinez Quarta ("per me è un titolare, è un ragazzo affidabile e serio. Arriverà il suo momento e non ci deluderà".

Tra i giocatori che trovano meno spazio c'è anche un nome importante come quello di Callejon: "E'  uno giocatore che negli ultimi anni ha dimostrato di essere un maestro sui tempi di inserimento, capacità di gioco. Il sistema un po' lo penalizza. E' anche un problema umano, perché lui è un professionista, è molto serio e bravo, ed è veramente difficile metterlo in panchina".

Chi, invece, continuerà a trovare spazio è Vlahovic, che sembra rinato: "E' normale che a vent'anni un giocatore non sia completo. Si sta completando un passo alla volta. Deve dare continuità alle prestazioni, lo sta facendo e merita di essere titolare".

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