GIAMPAOLO MARCHINI
Fiorentina

Clelland, guerriera scozzese dal cuore viola

A tu per tu con l’attaccante della Fiorentina Women’s: «Mi ispiro a William Wallace, il nostro eroe della Guerra di Indipendenza»

Lana Clelland in azione (Fotocronache Germogli)

Firenze, 17 maggio 2020 - A tu per tu con Lana Clelland, attaccante scozzese della Fiorentina. Pallone e non solo. Una raffica di domande a tutto tondo per conoscere meglio la ’William Wallace’ del calcio di casa nostra.    Il tuo pregio? «Tenacia» Il tuo difetto? «Perfezionista». Qualità migliore di un uomo? «Essere un vero gentleman». Qualità migliore di una donna? «Forza». Qualità migliore di un tecnico? «Team leadership». Qualità migliore di una giocatrice? «Motivazione». Qualità migliore di un arbitro? «Lucidità». La tua compagna più forte (le altre non si arrabbiano)? «Marta Mascarello». La tua compagna più ‘pazza’? «Martina Fusini». Giocatore che apprezzi? «Frank Ribery». Giocatrice che apprezzi? «Valentina Giacinti». Un aggettivo per mister Cincotta? «Meticoloso». Cosa vorresti dire a Cincotta che magari non gli hai detto?  «Che quando parla in inglese deve smettere di dire soccer! È football! (ride, ndr)». Un aggettivo per Commisso? «Umano». E per i fiorentini? «Fieri». La partita che non dimenticherai mai? «Supercoppa 2018». La partita che dimenticheresti volentieri? «Quella contro il Chievo Verona il 2 febbraio del 2019: mi sono infortunata». Avversario più difficile da affrontare? «In Europa Chelsea, in Italia Juventus». Scudetto o Champions? «Una alla volta, scudetto». Leggi quello che dicono di te, magari le pagelle dopo una gara? «A volte per ridere o capire la partita da un occhio diverso». Sport preferito, escluso il calcio? «Il basket». Che scuole hai fatto? «Media superiore». La materia preferita? «Chimica». Quella odiata? «Matematica»  La persona più importante della tua infanzia? «Il babbo». Da bambina che volevi fare? Il pompiere». Ora chi è la persona più importante? «La mamma». Paese dove vivere? «L’Italia e Firenze». Appena finisce l’emergenza sanitaria, la vacanza preferita? «San Francisco». Città preferita? «Edimburgo». Hai un animale domestico? «Non più, prenderò un cane prima o poi».  Cosa fai quando non ti alleni? «Vedo gli amici, serie tv». Sai cucinare? «Si, anche abbastanza bravina».  Piatto preferito? «Qualsiasi cosa Messicano». Libro preferito? «Preferito non so ma l’ultimo letto ‘Il Piccolo Principe’ bella storia». Film preferito? «Armageddon». Attore preferito? «Robert Downey JR». Attrice? «Megan Fox». Serie Tv? «Casa di Carta». Musica? «Ultimamente, Drake». Videogioco preferito? «Grand Theft Auto». Cartone animato preferito? «The Simpsons». Giochi al Fantacalcio? «No, mai».  Personaggio storico? «William Wallace». Periodo storico che ti affascina di più? «Guerra di indipendenza scozzese». Scaramanzie? «Calzini e scarpe, il piede sinistro prima del destro». La soddisfazione più grande? «Il gol al Mondiale».  Come hai affrontato questa emergenza sanitaria? «A casa come tutti. Cercando di essere sempre impegnata per passare le giornate» Paura? «Un pochina di paura è rimasta sì». Cosa ti ha preoccupato di più?  «Non sapere quando poter rivedere la mia famiglia» Oltre al calcio, cosa ti è mancato di più? «La normalità». Probabilmente il campionato non ripartirà. La tua idea? «Prima di tutto viene la salute di tutti gli attori protagonisti». Nel girone di andata non tutto è funzionato per il verso giusto. Cosa è successo? «Sicuramente è passato un periodo dove non abbiamo creduto in noi; poi verso la fine si vedeva la Fiorentina che conoscevamo».  Juventus davvero inarrivabile? «Nessuno è mai inarrivabile». Sfrontatezza e forza fisica dovrebbero essere le armi di una squadra che punta in alto. Nel vostro caso è così? «Grinta e sacrificio, questa è la Fiorentina». Quante bugie hai detto? «Non si dicono le bugie (ride, ndr)».