L'importanza di ritrovare la faccia

L'analisi dopo la batosta viola

Un momento di Napoli-Fiorentina (Ansa)

Un momento di Napoli-Fiorentina (Ansa)

Firenze, 17 gennaio 2021 - Ora che la partitina di calcio-tennis è finita, ci chiediamo che ruolo abbia avuto la Fiorentina. Al massimo quello di uno sparring partner distratto e assente. Prandelli alla fine ha chiesto scusa ai tifosi puntando il dito anche sulle zero ammonizioni prese dai viola, segnale di un’aggressività da neonati.

La vergogna di Napoli, perché di questo si tratta, impone delle riflessioni non rinviabili: il divario tecnico tra Napoli e Fiorentina era cosa nota anche questa mattina, ma ai giocatori nulla è importato di salvare la faccia, di onorare la maglia (concetto antico e incomprensibile per dei ventenni). Questo conta invece, sempre.

Tocca alla società raddrizzare il timone prima che gli scogli siano troppo vicini, mentre a Prandelli si può solo chiedere di traghettare punto per punto alla salvezza. Il ritiro forzato serve a poco se i giocatori non hanno un’anima. Una multa? Forse il portafoglio è più sensibile del loro orgoglio,  ma quello che serve adesso è fare la conta: i vecchi campioni in pensione non servono quando vai in battaglia, è’ questa la missione che aspetta la Fiorentina da qui a maggio.

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