Chi è Alvaro Odriozola: gli hobby, la famiglia, le passioni del terzino della Fiorentina

Lo spagnolo è nato a San Sebastian, nei Paesi Baschi, ed ha una passione incredibile per i cavalli. Viaggio nel "suo" mondo fatto tutto di pallone e famiglia

Alvaro Odriozola (Fotocronache Germogli)

Alvaro Odriozola (Fotocronache Germogli)

Firenze, 28 agosto 2021 - Nel luglio 2018, quando il Real Madrid ha acquistato il suo cartellino dalla Real Sociedad per 30 milioni di euro, in Spagna, fu definito “l’esatto opposto” rispetto all’astro portoghese che aveva appena lasciato i “blancos”.

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Odriozola è arrivato a Firenze

Sì, perché se Cristiano Ronaldo veniva definito “ricco” e quasi “sex symbol”, Alvaro Odriozola, oggi nuovo laterale destro della Fiorentina, invece, ha sempre tenuto un profilo bassissimo. «Siamo solo calciatori e l’unica cosa che facciamo meglio degli altri è calciare ad un pallone», ha detto qualche tempo fa confidandosi in una intervista ad As, quotidiano sportivo iberico. E’ l’anti-divo perfetto, insomma, quello che di sicuro non ti aspetti.

L'hobby di Odriozola: i cavalli

Ha cominciato a giocare a pallone, conquistando il titolo di campione, nel torneo sulla spiaggia della baia di La Concha, a San Sebastian, il più prestigioso della provincia di Guipuzcoa, nella comunità autonoma dei Paesi Baschi, terra a cui è legatissimo, ed è appassionato (fin da piccolino) di cavalli. «Mi danno felicità» va ripetendo. Grazie al primo contratto da calciatore, con la Real Sociedad, si è comprato un suo puledro, Royaume, e da sempre è appassionato di viaggi. L’Italia, sotto questo punto di vista, evidentemente era nel suo destino. Sì, perché già prima di trasferirsi a Firenze, il Bel Paese è sempre stata una delle destinazioni favorite, come Parigi e New York. E’ appassionato di buona cucina e, sul fronte musicale, ha una certa predilezione per la musica elettronica. Uno degli hobby a cui, da calciatore, ha dovuto rinunciare è lo sci, mentre tra gli amici più fidati c’è il “torero” Alberto Lopez Simon. Non sono (quasi) mai coincisi i tempi per il concomitante inizio della stagione sportiva, ma la “Settimana Grande” di San Sebastian è uno degli appuntamenti per lui più sentiti.

La famiglia di Odriozola

Odriozola è legatissimo alla sua famiglia, particolarmente conosciuta in città e con forti radici sansebastianine. Prima del trasferimento a Madrid (e poi a Monaco, nel gennaio 2020 fino al termine del campionato), viveva nella città d’origine con la notta, la mamma ed il fratello Pablo, di due anni più grande. E’ cresciuto frequentando la scuola Summa Aldapeta, appartenente all’odine marianista. La mamma Amaya gestisce la “Vinoteca Bernardina”, il cui nome è un omaggio al nonno materno di Alvaro, Bernardo, appunto, mentre la zia, Nekane Arzallus è stata la seconda donna nella storia del basket spagnolo (il Gipuzkoa Basket) a capo di un club di ACB e la prima donna presidente dell’ACB per più di una stagione (dopo le elezioni comunali del 2019 è stata eletta primo vicesindaco e assessore all’urbanistica sostenibile e edilizia abitativa del consiglio comunale di San Sebastian). La cugina, Nora Azurmendi, invece, è giocatrice di pallamano del Bera Bera, due volte campione di Spagna. Tutti i nonni di Odriozola sono stati tifosissimi della Real Sociedad, nello stadio di Anoeta dove Alvaro ha messo piede per la prima volta per sventolare le bandiere all’ingresso in campo dei calciatori. La prima tessera da tifoso dei “Txuri-urdin”, i biancoblù gliel’ha regalata suo papà Pedro all’età di due anni. Sul suo profilo social, il denominatore è sempre il pallone. Al massimo, c’è qualche foto di cavalli, del cane Hermes e dei propri familiari. Nessuna foto con la dolce metà, che in Spagna sostengono essere Carla Zabalegui e che compare solo in alcune foto con altre Wags del Real Madrid.

I miti di Odriozola: Rafa Nadal

Fuori dal mondo del calcio, Odriozola ha uno dei punti di riferimento in Rafa Nadal (ma in un post, parlando di MotoGP, ha definito “idoli” Valentino Rossi e Marc Marquez), sul rettangolo verde invece continua a ricordare sempre Xabi Prieto, centrocampista nato e rimasto per tutta la sua carriera nella Real Sociedad, con 14 presenze nella Nazionale dei Paesi Baschi, conosciuto proprio in biancoazzurro. A Madrid è rimasto folgorato dalla professionalità di Benzema e Marcelo, «il migliore nel suo ruolo per la qualità tecnica e la magia che sprigiona coi piedi». Adesso deve conquistare Firenze.

 

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