Firenze, pugni e violenze quotidiane a un'anziana disabile: arrestata la badante

Le indagini dei carabinieri hanno portato alla luce la situazione gravissima nella quale la donna era costretta da tempo

Carabinieri

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Firenze, 21 gennaio 2023 - Vessazioni, soprusi e pugni. Un incubo che, secondo quanto ricostruito dai carabinieri, si ripeteva quotidianamente ai danni di un'anziana di 74 anni. Con l'accusa di maltrattamenti, martedì scorso, i militari della stazione di Campo di Marte hanno arrestato una 53enne peruviana, incensurata, in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal gip Ponticelli di Firenze su richiesta del pm Cusani della Procura di Firenze.

Le indagini sono scattate dopo la denuncia del marito della vittima, per il quale le condizioni di vita della moglie erano ormai divenute intollerabili a causa delle violenze. 

Secondo quanto emerso dalle indagini dei militari di Campo di Marte, in modo reiterato, in particolare sino al 5 ottobre scorso, l’indagata avrebbe sottoposto la vittima 74enne a vessazioni e soprusi di vario tipo, percuotendola quotidianamente tra le mura domestiche in cui, dal 3 gennaio 2022, era stata regolarmente assunta come badante. Gravi le conseguenze fisiche per l’anziana, invano ricondotte dall’indagata badante a incidenti domestici mai avvenuti.

Le indagini avrebbero consentito in particolare di accertare che le violenze fisiche e i gravi maltrattamenti sarebbero consistiti in percosse e patimenti fisici: in più circostanze la badante avrebbe afferrato l’anziana, l’avrebbe alzata di peso tirandola per i capelli, scuotendole violentemente la testa, colpendola con pugni. Tali maltrattamenti, secondo quanto appreso, sarebbero stati imposti a scopo punitivo e ritorsivo all’anziana per la sua scarsa reattività alle sollecitazioni esterne, a causa della grave disabilità e dei disturbi cognitivi sofferti, condizione questa che avrebbe in più circostanze spazientito la badante portandola a rendere intollerabile le condizioni di vita alla vittima.

L’indagata è stato associata alla casa circondariale di Firenze-Sollicciano. Il procedimento penale nei suoi confronti è tuttora pendente in fase di indagini e l’effettiva responsabilità sarà vagliata nel corso del successivo processo, ove non si escludono ulteriori sviluppi.

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