
A motivo dell’emergenza sanitaria, quest’anno il cardinale non ha potuto convocare il clero a Monte Senario per l’incontro pastorale nel quale vengono tra l’altro comunicati i trasferimenti e le nomine nella diocesi che decorrono da settembre. Ha perciò scritto una lettera al presbiterio, con una riflessione sulla pastorale in questa stagione e sul cammino sinodale. A Firenze nella parrocchia della Beata Vergine Maria Regina della Pace don Bartolomeo De Filippis prende il posto di don Francesco Vermigli come vicario parrocchiale; don Daniele Centorbi, nominato parroco a San Pietro a San Piero a Sieve e a Santo Stefano a Campomigliaio, è sostituito da don Leonardo Tarchi come vicario a San Jacopo in Polverosa. La parrocchia di Santa Lucia alla Sala avrà invece come amministratore parrocchiale don Claudio Fattori parroco di San Pietro a Quaracchi. Nella basilica di San Lorenzo, dove don Reynold Corcino conclude il suo servizio di vicario, una collaborazione pastorale verrà data da don Leonardo Salutati, che è entrato a far parte del Capitolo della Basilica Laurenziana come canonico e lascia San Marco Vecchio. Qui diventa parroco Leonardo De Angelis e Don Matteo Perini vi è nominato vicario. Viceparroco di Sant’Antonino a Bellariva diventa don Biagio Melchiorre al posto di don Stefano Mantelli; don Sergio Merlini è nominato parroco in solido di Santa Caterina a Coverciano, dove da tempo collabora con il parroco don Luciano Genovese.
Don Mario Landi lascia la guida delle parrocchie dei Santi Stefano e Caterina a Pozzolatico e di San Pietro in Jerusalem (San Gersolè), è nominato rettore del Convitto Ecclesiastico, e il suo posto viene preso da don Giulio Cirri. Don Giovanni Momigli diventa parroco di Santa Maria a Scandicci, San Martino alla Palma e San Zanobi a Casignano. Tra le altre novità, da registrare che don Giovanni Martini, parroco di Santa Maria al Pignone, diventa Direttore dell’Ufficio Diocesano per le Migrazioni e subentra a padre Alessandro Bedin, inviato nella provincia dei Padri Comboniani in Egitto-Sudan.
Michele Brancale