Una delegazione ricevuta in Palazzo Vecchio dall’assessore Gianassi Oggi la protesta si sposta alla manifestazione organizzata a Roma

Nella tarda mattinata di ieri una delegazione di tassisti fiorentini è stata ricevuta dall’assessore alle attività produttive Federico Gianassi che ha ascoltato le preoccupazioni espresse dalle categorie sul rischio di deregolamentazione del settore e ha ribadito la posizione, già espressa anche dal sindaco Dario Nardella: "Come amministrazione comunale ci auguriamo che il governo trovi un accordo il prima possibile su un servizio pubblico importante e strategico per le città". Le sigle sindacali avevano annunciato due giornate di sciopero, il 20 e il 21 luglio, ma la notizia dell’inchiesta giornalistica sugli Uber files, sulla pubblicazione di documenti interni della multinazionale, ha fatto infuriare i tassisti che hanno deciso di fermarsi subito. Così ieri trovare un’auto bianca era praticamente impossibile vista l’adesione quasi totale alla protesta. Oggi tanti tassisti fiorentini si uniranno alla protesta a Roma. "Sono garantiti solo i trasporti per le persone fragili" ha spiegato Tiziano Barchielli, presidente di Uritaxi Firenze. "Dopo due anni in cui le nostre vetture sono praticamente rimaste ferme per l’emergenza sanitaria – prosegue – chiediamo di essere messi nelle condizioni di lavorare. Noi siamo artigiani, lavoriamo con i rapporti umani e garantiamo il massimo della qualità del servizio e della sicurezza. Non possono farci sparire per favorire le multinazionali. Vogliamo delle risposte". Rossella Conte

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