Istituto degli Innocenti, udienza da Papa Francesco

Il Pontefice: "Tra le persone più fragili di cui dobbiamo prenderci cura ci sono sicuramente tanti bambini rifiutati"

Il Papa e la presidente degli Innocenti, Maria Grazia Giuffrida

Il Papa e la presidente degli Innocenti, Maria Grazia Giuffrida

Città del Vaticano, 24 maggio 2019 - "Tra le persone più fragili di cui dobbiamo prenderci cura ci sono sicuramente tanti bambini rifiutati, derubati della loro infanzia e del loro futuro; minori che affrontano viaggi disperati per fuggire dalla fame o dalla guerra. Bambini che non vedono la luce perché le loro mamme subiscono condizionamenti economici, sociali, culturali che le spingono a rinunciare a quel dono meraviglioso che è la nascita di un figlio". Lo afferma papa Francesco nel discorso consegnato al personale dell'Istituto degli Innocenti di Firenze.

"Quanto abbiamo bisogno - aggiunge papa Francesco - di una cultura che riconosca il valore della vita, soprattutto di quella debole, minacciata, offesa, e anziché pensare di poterla mettere in disparte, di escluderla con muri e chiusure, si preoccupi di offrire cure e bellezza!".

"Oggi l'obiettivo che dobbiamo porci, ai vari livelli di responsabilità, è che nessuna madre - si leggeva nel discorso del Papa - si trovi nelle condizioni di dover abbandonare il proprio bambino. Ma dobbiamo anche far sì che di fronte a qualsiasi evento, anche tragico, che possa distaccare un bambino o una bambina dai suoi genitori, ci siano strutture e percorsi di accoglienza in cui l'infanzia sia sempre protetta e accudita, nell'unico modo degno: dando ai bambini il meglio che possiamo offrire loro. Ricordando le parole di Gesù che ci invita tutti a diventare come voi, come bambini, per poter entrare nel Regno dei cieli".

Insieme al personale dell'Ospedale degli Innocenti, con la presidente Maria Grazia Giuffrida, il direttore generale e l'assessore regionale alla Salute Stefania Saccardi, erano presenti all'udienza il prefetto Laura Lega, il sindaco Dario Nardella, il presidente del consiglio regionale Eugenio Giani e il cardinale Giuseppe Betori.

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