Sciopero, vento, cancellazioni: l'odissea dei volontari fiorentini dei trapianti

Ma le consegne delle cellule per i trapianti sono state tutte portate a termine in tempo. Giovedì nella chiesa di Ognissanti l'incontro con i volontari

Massimo Pieraccini

Massimo Pieraccini

Firenze, 13 settembre 2017 – Più forti delle avversità, perfino in una giornata da incubo per i trasporti come quella di ieri. Ma il Nopc-Nucleo operativo protezione civile di Firenze è riuscito comunque a portare a termine tutte le missioni. L'associazione di logistica dei trapianti preleva e consegna in giro per il mondo cellule e organi destinati ai trapianti grazie a un gruppo di volontari formati per fronteggiare tutti i problemi che si possono presentare, supportati dal nume tutelare Patrizia Pieraccini, la direttrice operativa, che dall'ufficio in zona Statuto coordina i viaggi e gestisce le emergenze. E ieri ce ne sono state tre in contemporanea fra voli cancellati per il vento a Peretola, sciopero dei controllori di volo in Francia, ritardi in genere e incidenti ferroviari. E c'è da considerare che – incredibile ma vero – spesso le compagnie aeree non aiutano questi eroi quotidiani, che dovrebbero essere messi in condizione di operare al meglio e avere ogni agevolazione possibile.

La prima riguarda Peretola: il vento che ha portato cancellazioni e dirottamenti in massa ha costretto uno dei volontari a spostarsi a Pisa, perdendo molte ore, per raggiungere una località sperduta della Svezia. E quando si tratta di prelevare o consegnare cellule o organi il tempo è essenziale: ci sono delle scadenze, altrimenti il materiale biologico è perso, la generosità della donazione sprecata e la vita del ricevente a rischio.

L'altro problema si è verificato a uno dei volontari che dalla Germania doveva andare in Spagna: a causa di un volo annullato, il Nopc fiorentino lo ha fatto andare da Francoforte a Monaco, dove è riuscito a imbarcarsi e a portare la missione.

L'odissea più pesante è capitata proprio al presidente, Massimo Pieraccini, fratello di Patrizia: era di ritorno dalla California, dove aveva prelevato delle cellule da consegnare in Germania, ma il suo volo da Zurigo a Colonia era stato cancellato. Non si è perso d'animo e, nonostante 14 ore di volo sulle spalle, ha deciso di prendere il treno. Anzi, i treni: quattro in una notte, con le difficoltà della lingua (poco l'inglese parlato nelle varie stazioni), il freddo, le coincidenze e pure dei lavori che hanno costretto a un certo punto i passeggeri a scendere e percorrere un tratto con un bus sostitutivo! Eppure Pieraccini è riuscito ad arrivare in tempo. "Avevo pensato di prendere un'auto a noleggio – spiega – ma con quella stanchezza addosso sarebbe stato pericoloso per me e per il prezioso carico che trasportavo". Missioni comunque tutte portate a termine. "Come sempre", chiosa Patrizia.

Peralto proprio in queste ore sarà possibile, per chi volesse, saperne di più sul Nopc e sulle sue attività. Alle 18 di giovedì 14 settembre, nel chiostro monumentale della chiesa di Ognissanti a Firenze, l'associazione Borgognissanti presenta "Vite per la vita", il libro in cui i volontari del Nopc raccontano esperienze, avventure, emozioni. Ci saranno testimonianze davvero imperdibili.

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