Tramvia: giù le mani dagli alberi

Veleni dopo il veto della soprintendenza. Nardella: "Ma la 3.2 si fa"

Tramvia (foto Marco Mori /New Press Photo)

Tramvia (foto Marco Mori /New Press Photo)

Firenze, 19 febbraio 2019 - Prima di riconvocare la conferenza dei servizi, ci sarà un tête-à-tête fra Dario Nardella & Andrea Pessina. Per sbloccare il tracciato della linea della tramvia 3.2, arenato sugli alberi di viale Matteotti, lunedì prossimo è fissato infatti l’incontro del sindaco e del soprintendente con i rispettivi funzionari.

La nuova linea della tramvia, che da piazza della libertà porta a Bagno a Ripoli, ha bisogno di una sostanziale modifica di percorso, perché la soprintendenza ha detto no al taglio di tutti gli alberi di viale Matteotti, necessari a creare lo spazio per tram e doppia corsia di scorrimento per le auto.

"L’importante è che dopo i no ci siano le proposte costruttive per portare dei miglioramenti – ha replicato Nardella – Ho già parlato con il sovrintendente. E come abbiamo trovato soluzioni nella altre occasioni, le troveremo anche per il tracciato che va a Bagno a Ripoli. I cittadini del quartiere 3 vogliono la tramvia, è un servizio importante, è giusto dargliela, ma è anche giusto avere la massima attenzione sia per l’impatto sul patrimonio storico-artistico, sia per la tipologia di cantieri, che ho già detto devono durare pochissimo e non creare problemi ai cittadini. Per questo motivo, fino a quando non sarà tutto pronto e tutto curato nei minimi particolari non cominceremo i lavori".

Il soprintendente ha ribadito che il tema degli alberi è quello più delicato. I nodi da sciogliere sono molti altri, ma non insormontabili: «Il problema riguarda soltanto il tratto piazza della Libertà-viale Matteotti – spiega Pessina – perché sulla linea 3.2 della tramvia, in generale, siamo d’accordo». Non si condivide invece la nuova disposizione dei filari di alberi, cioè allargando la sede centrale della tramvia nel viale, con abbattimento di tutte le piante di viale Matteotti, perché così facendo si va ad alterare il disegno storico della seconda metà dell’800 tracciato dal Poggi. «Io in ogni caso non ho l’ultima parola – ha aggiunto Pessina – c’è il ministero, il consiglio dei ministri. Ma vorrei almeno un’altra proposta per vedere se ci possiamo comunque venire incontro e allo stesso tempo, evitare di aprire una ferita profonda».

Buone notizie, intanto, per il nuovo ponte sull’Arno, su cui dovrebbe passare la tramvia: «Abbiamo già visto un progetto e ci sembra molto gradevole – conclude Pessina – Potrebbe essere un buon esempio di architettura contemporanea. Resta da rivedere il deposito e l’officina collocate a Bagno a Ripoli, in un’area che forse verrebbe saturata. E’ chiaro poi che anche i problemi archeologici sono pesanti, ma su questo sono abbastanza fiducioso»

IL DOCUMENTO DEL 2016 - "Le linee della tramvia verso Firenze Sud, Gavinana e Bagno a Ripoli non si possono fare in quanto il loro passaggio sui viali di circonvallazione è impossibile: la Soprintendenza ha già dato parere negativo in un documento del maggio 2016 a firma dell’architetto Alessandra Marino. Il sindaco Nardella dovrebbe saperlo visto che è un documento in possesso del Comune". Lo afferma il vicepresidente del Consiglio regionale Marco Stella (Forza Italia). E ancora: "Serve una moratoria sulla tramvia. Per servire i quartieri di Firenze non toccati dal tram, si consideri la realizzazione di linee di metropolitana per le quali ci siamo sempre battuti".

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