"Tormento e luce", quando le stelle ferite perdono una punta e cadono sulla terra

Alla Galleria Il Rifugio Digitale, l’opera dell’artista fiorentino Franco Ionda. Un fluido luminoso attraversa sedici monitor cambiando di colore

Migration

"Tormento e luce". È l’opera site specific realizzata dall’artista fiorentino Franco Ionda (nella foto) per gli spazi del Rifugio Digitale, aperta ieri e in programma fino al 20 febbraio, a cura di Serena Tabacchi e organizzata in collaborazione con Forma Edizioni.

L’opera si muove tra mondo fisico e mondo digitale. All’interno del Rifugio lo spettatore viene condotto in un viaggio dal “tormento alla luce”, attraverso una

nuova interpretazione delle stelle “ferite” che nel linguaggio dell’artista perdono una punta nella caduta dal cielo alla terra.

Precipitate per una disperata mancanza di armonia le stelle si smaterializzano in un fluido digitale che attraversa i 16 monitor della galleria partendo da una prima tavola in alluminio e carta catramata di colore rosso, per poi arrivare alla luce in una seconda tavola di colore blu, che conclude il percorso espositivo.

L’opera dell’artista fiorentino accompagna nell’abisso di uno spazio ibrido e indefinito, un luogo in cui la percezione terrena del tempo e dello spazio si annullano.

L’illusorio dinamismo delle tavole di recupero di alluminio sposa l’eterea stasi dei colori decisi, puri e senza apparente confine che l’artista pone alle due estremità dell’opera digitale che si sviluppa lungo i 16 monitor, come a voler bilanciare quella turbolenta irrequietezza che pervade lo sguardo della giovane nella tavola iniziale

Il segmento digitale dell’opera è disponibile come edizione unica in formato Nft (non-fungible

token) sulla piattaforma di KnownOrigin.

è arrivata su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro