Armi illegali, matricole abrase e caschi neri da motociclista: due arresti

Una delle pistole, una semiautomatica calibro 22 di marca tedesca, era nascosta avvolta in un calzino

pistole

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Firenze, 11 agosto 2018 - La squadra mobile di Firenze ha arrestato due uomini per detenzione illegale di armi, due pistole, che tenevano nascoste fuori città, a Pratolino, in un fondo adibito a deposito di attrezzi da muratore, cioè il mestiere che i due hanno detto di svolgere. La scoperta secondo fonti investigative potrebbe dare impulso ad indagini sulla criminalità diffusa. In particolare gli investigatori hanno agito sulle tracce di uno dei due arrestati, Francesco Mannino, 65 anni di Palermo, con vari precedenti, soprattutto negli anni '80 e '90, per furti, rapine, reati contro il patrimonio, droga, associazione a delinquere, e con varie condanne già scontate. Inoltre, il fratello è stato arrestato nei giorni scorsi dalla polizia a Milano e anche questo aspetto ha stimolato gli accertamenti a Firenze.

La squadra mobile è andata a perquisire la casa di Pratolino dove l'uomo vive in affitto con la moglie, una donna albanese di 53 anni e la giovane figlia di lei. Qui hanno trovato una scatola vuota di una scacciacani con 43 colpi a salve, due caschi neri da motociclista e una tuta da motociclista. Ritrovamenti che hanno convinto la polizia a proseguire la ricerca in un fondo commerciale nelle vicinanze in uso al 65enne come deposito. Qui dentro, insieme a materiali edili e attrezzi, è stata trovata, avvolta da un calzino, una pistola di marca tedesca, calibro 22 semiautomatica, perfettamente in efficienza, con il caricatore pieno (sette colpi) e con la matricola abrasa (sono leggibili solo due numeri della serie). Trovata nel magazzino anche la pistola scacciacani che non era nella scatola sequestrata a casa. Con l'accusa di detenzione illegale di armi - di cui la polizia sospetta l'utilizzo in azioni criminali - sono scattati gli arresti. Un arrestato, appunto, è Mannino, su cui risulta concentrata una maggiore attenzione investigativa. L'altro è un calabrese incensurato, Vincenzo Malena, 50 anni, originario di Cirò Marina (Crotone), che fa il muratore e che condivide con lui lo stesso fondo commerciale. I due ora attendono l'udienza di convalida dal gip

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