REDAZIONE FIRENZE

"Spogliatoi allagati e auto svaligiate". Protestano i dipendenti di Torregalli

"Non è la prima volta che il seminterrato viene invaso dall’acqua"

"Spogliatoi allagati e auto svaligiate". Protestano i dipendenti di Torregalli

Spogliatoi che si allagano, tetti che gocciolano e balordi che si infilano nel parcheggio a forzare le auto e rubarci dentro: è la dura vita dei dipendenti dell’ospedale di Torregalli che denuncia Uil Fpl, dopo che ieri alle prime luci dell’alba, quando il personale è andato a cambiarsi nelle apposite stanze nel seminterrato, per l’ennesima volta si è ritrovato il pavimento invaso d’acqua. "Non è la prima volta che si allagano, è ormai una vecchia storia così come anche che il tetto che gocciola in diversi punti – spiegano i dirigenti sindacali della sigla Alfredo Mazzarella (nella foto) e Fabrizio Grassi –. E non è neppure l’unico ospedale della Toscana a soffrire del problema: analoghi episodi sono accaduti circa venti giorni fa a Prato e Pistoia. Ma a Torregalli non si può certo imputare il caso al maltempo, perché la pioggia non è stata intensa; quindi o c’è una manutenzione sbagliata o forse in questi spogliatoi c’è qualcosa di sbagliato strutturalmente: tempo addietro ci fu detto che è un punto difficile per far defluire le acque poiché a ridosso della collina, ma non sono mai stati fatti interventi per ovviare. Gli ospedali hanno bisogno di un’accurata manutenzione. San Giovanni di Dio è ormai vetusto, molti locali hanno bisogno di essere ristrutturati di sana pianta".

C’è poi l’ansia costante di tornare alla macchina nel posteggio del nosocomio e trovala visitata dai ladri: "Dall’ingresso delle ambulanze si riesce ad accedere tranquillamente e infatti è sempre da lì che entrano ed escono i malintenzionati – raccontano i sindacalisti –. In tempi recenti sono avvenute almeno tre spaccate ai danni delle auto dei dipendenti. Le telecamere ci sono, ma non sono un deterrente sufficiente. Vuoi perché non sono sempre accese e controllate, vuoi perché da sole non bastano. I lavoratori devono essere tutelati. Come Uil abbiamo chiesto delle reti di protezione e vorremmo una guardia fuori, un’adeguata illuminazione e telecamere sempre accese e monitorate".

Carlo Casini