IACOPO NATHAN
Cronaca

"Sotto l’acqua, l’auto ferma. Ospitato da una sconosciuta"

Un medico specializzando di 28 anni, bloccato in una stazione di servizio durante l'alluvione, viene ospitato da una mamma sconosciuta, Francesca, che gli offre un pasto caldo e un letto. Un gesto di generosità che lui ringrazia con tutto il cuore.

"Sotto l’acqua, l’auto ferma. Ospitato da una sconosciuta"

Senza Francesca non so dove avrei passato la notte, non sapevo dove andare e l’acqua continuava a salire. La ringrazio con tutto il mio cuore, ero bloccato in un benzinaio, mi ha ospitato a casa sua e mi ha dato un pasto caldo, un gesto bellissimo". La notte trascorsa in tutta la zona colpita dall’alluvione è stata drammatica, ma non mancano le belle storie, quelle capaci di scaldare il cuore e di far capire come anche durante le tragedie c’è sempre la forza e la voglia di tendere una mano. Come ospitare uno sconosciuto aprendo le porte di casa propria. E’ successo a Giovanni Bulgarini, medico specializzando in Neurologia di 28 anni che al momento della bomba d’acqua lavorava al nuovo ospedale di Prato.

"Ho finito il mio turno giovedì alle 20 – racconta –. Stava già piovendo tanto, e dai colleghi che arrivavano avevamo capito che alcuni tratti di autostrada potevano essere chiusi o interrotti. Anche dentro l’ospedale c’era acqua, ma sembrava ancora tutto sotto controllo. Fortunatamente sono riuscito ad uscire e salire in macchina, anche se la pioggia si è fatta sempre più forte. A quel punto ho deciso di andare a ripararmi alla prima stazione di servizio". Sono bastati pochi minuti, però, per rendere molto più complessa la situazione. "Per fare due chilometri ci ho impiegato quasi 20 minuti con l’acqua che continuava a salire, e sono arrivato al riparo giusto in tempo, prima di rimanere fermo con la macchina. Il problema è che in quel momento la pioggia ha continuato a venire sempre più forte, con l’acqua che stava arrivando ovunque e la superstrada che era diventata ormai un vero e proprio torrente. Si erano radunate un po’ di persone sotto la tettoia, eravamo almeno una decina, e la situazione non sembrava per niente migliorare, anzi, così abbiamo deciso di provare a lasciare le auto e andare via dal retro. A ripensarci adesso è una scena da film, abbiamo dovuto scalvare una rete dandoci tutti una mano e aiutandoci con un albero. Fortunatamente siamo riusciti a raggiungere un’area dove l’acqua non era arrivata, in modo da poterci spostare".

E proprio in un momento così drammatico, il gesto che non ti aspetti. "Nel gruppo di persone c’era una mamma, Francesca, che non so come fare a ringraziare. Vista la situazione mi ha ospitato a casa, mi ha offerto la cena e fatto dormire su un letto pultio. Sinceramente è un gesto che non mi aspettavo, ma le sono molto riconoscere e voglio ringraziarla con tutto il cuore per quello che ha fatto. Senza di sicuramente sarebbe andata molto peggio".