"Soffro, è stata una disgrazia"

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Una lettera di poche righe, fatta recapitare dal suo avvocato, per "esprimere dal profondo del mio cuore le mie più sincere condoglianze". Lo scritto, che Rassoul Bissoultanov ha redatto in carcere mesi fa, facendosi aiutare da un compagno per la traduzione, è stato letto ieri in aula.

"Non ho mai voluto quello che è successo e affermo che è stato frutto di un disgrazia. Voglio che siate pienamente convinti che anche io soffro. Capisco che sarà difficile per voi perdonarmi, ma insisto nell’esprimere le mie più sincere condoglianze e ribadisco non volevo fare del male a vostro figlio".

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