ANDREA SETTEFONTI
Cronaca

S’io fossi sindaco Parola ai residenti: "Più luoghi e attività per i giovani"

Il viaggio de La Nazione nei quartieri e nella frazioni della città in vista delle prossime elezioni .

S’io fossi sindaco Parola ai residenti: "Più luoghi e attività per i giovani"

S’io fossi sindaco Parola ai residenti: "Più luoghi e attività per i giovani"

Dare più spazio ai giovani, pensare politiche e luoghi per i giovani. E poi ascoltare la gente e comunicare. A cominciare dalle frazioni. È questo il filo conduttore delle richieste di chi vive a Greve in Chianti. Come Giacomo Cassetta. "Partirei da tre o quattro parole chiave: giovani, associazionismo, comunità, memoria. Partirei dal contenuto umano, da un senso collettivo di valori che estenderei gradualmente alle varie attività. Ma soprattutto partirei dall’ascolto delle esigenze delle persone e darei spazio alla voce della nostra comunità. Punterei molto su questo aspetto per aggiustare il tiro nelle scelte politiche in base ai problemi che emergono dalla cittadinanza. Amplierei inoltre l’attività culturale con piccoli festival teatrali itineranti nelle frazioni con spazio al teatro di strada e incrementerei le occasioni di socialità nelle aree più decentrate occupandomi anche della rivalorizzazione di spazi esistenti. Altra cosa proverei a creare delle sinergie tra discipline diverse, tra i luoghi della cultura come la nostra biblioteca comunale, il teatro e le associazioni".

Anche Caterina Pegazzano se fosse sindaco punterebbe sui giovani. "Continuerei a lavorare sulla partecipazione dei giovani alla vita pubblica. E quando dico giovani non mi riferisco solo agli studenti delle scuole primarie e delle medie che, grazie alla collaborazione tra Istituto comprensivo e Comune vengono coinvolti in tante attività educative, sociali, culturali. Ma ai ventenni, ai quali chiederei da sindaco di farsi avanti, di chiedere e proporre occasioni di incontro e aggregazione, cosa che è partita da qualche tempo con la nascita della Consulta dei Giovani. Siamo decisamente fortunati a vivere in un luogo straordinariamente ricco di bellezza come il nostro, c’è qualità della vita, attenzione e cura al decoro, ci sono servizi e opportunità formative e di lavoro, anche inerenti alla vocazione agricola del Chianti. Mi viene in mente la famosa scuola per aspiranti agricoltori. E allora facciamo in modo che i ragazzi per i quali è importante viaggiare e conoscere il mondo".

Ma occorre attenzione anche alle frazioni. Leonardo Cappelletti spiega come "San Polo non aveva mai avuto una piazza e adesso ce l’ha e adesso attraverso le persone che lavorano all’interno del Comitato turistico San Polo viene valorizzata e messa a disposizione della comunità con un grande coinvolgimento dei giovani. Il mio slogan potrebbe essere volare bassi mantenendo alti e concreti gli obiettivi per il futuro. Io che vivo a San Polo da 56 anni credo che nel nostro territorio disponiamo di tutto ciò di cui abbiamo bisogno, scuole, parcheggi, aree verdi, strutture e spazi pubblici, mi occuperei dell’attività di manutenzione dell’esistente in modo capillare per far vivere nel modo migliore, a favore di cittadini e visitatori, ciò che è già sul territorio e non è poco".

Infine Adelin Dan Alixei spiega che "da giovane residente di questo territorio, se io fossi sindaco, farei di tutto per aprire le porte ed entrare nel cuore delle cose e delle persone. Della figura del sindaco cercherei di approfondire questo aspetto, quello del dialogo, e lavorerei per costruire ponti e relazioni con altri territori. Questo per valorizzare ancor di più la vocazione all’internazionalizzazione che Greve ha assunto da tempo, in un’ottica di condivisione, inclusione e rispetto verso culture e popoli".