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Sicurezza a Firenze: Italia Viva sulle barricate: "Per la sinistra il problema non esiste"

Dopo aver affrontato temi quali le infrastrutture, l’aeroporto, i rifiuti, le multe e l’educazione stradale fino al problema di Airbnb, ieri Italia Viva ha organizzato un dibattito molto partecipato – che si è tenuto all’interno della libreria Campus del Polo universitario di Novoli – per parlare di un argomento che sarà al centro della prossima campagna elettorale per l’elezione del sindaco di Firenze: la sicurezza. "Gravi reati in calo, denunce in calo negli ultimi quattro anni ma un “senso di impunità” che aumenta e di molto. I fatti cronaca anche a Firenze lo raccontano tutti i giorni, il tema “sicurezza” è reale, non percepito o filosofico e lo si affronta con agenti e certezza della pena non con slogan o girandosi dall’altra parte – hanno detto Gabriele Toccafondi insieme all’europarlamentare Nicola Danti ed Enrico Borghi capogruppo dei renziani al Senato – Meno delitti, meno reati efferati ma tanti, tanti piccoli, o meno piccoli reati, che restano impuniti e aumenta il senso di impunità e quindi di insicurezza". A Firenze mancano agenti, almeno 200, "e il governo di destra dopo aver urlato slogan per anni deve impegnarsi ad inviare le forze dell’ordine che servono. Ma serve anche avere la certezza che se aggredisci un agente, entri in un appartamento, rapini o tenti uno scippo, tenti di rubare una bicicletta o una catenina, sconti una pena". Per l’ex parlamentare ed ex sottosegretario Toccafondi "ha fatto bene il sindaco Nardella a sottolineare che mancano le forze dell’ordine, soprattutto pensando ai milioni di turisti che vivono la città: servono controlli e pensiamo anche al ruolo importante della polizia municipale. A destra da decenni solo slogan: dalle ronde, al porto d’armi libero, fino ai fucili ai vigili. Però a sinistra si smetta di far finta che il problema non esista".

A.P.