Sfonda la vetrina e ruba la cassa. Colpo notturno in un locale etnico

I carabinieri hanno arrestato il presunto autore della spaccata notato da un residente. Si cerca il complice .

Sfonda la vetrina e ruba la cassa. Colpo notturno in un locale etnico

Sfonda la vetrina e ruba la cassa. Colpo notturno in un locale etnico

I carabinieri di Scandicci hanno messo in manette l’autore di una spaccata. Si tratta di un nordafricano 30enne, già noto alle forze dell’ordine per reati specifici che ieri notte, insieme a un complice ha messo a segno una spaccata al Vingone. I due hanno sfondato la vetrina di un ristorante etnico e sono scappati col registratore di cassa. A quel punto, sono arrivati camminando fino in via Duprè e si sono nascosti sotto al pilotis di un condominio. Accovacciati hanno cominciato a scassinare il registratore di cassa. Ma hanno fatto rumore; alle 1,30 di notte il clangore provocato dal metallo che sfrega sul metallo non è passato inosservato. Un cittadino in particolare ha notato i due all’interno dell’area condominiale, piegati ad armeggiare sulla cassetta di ferro. A quel punto ha chiamato i carabinieri denunciando un furto in atto. I militari del Nucleo radiomobile della compagnia cittadina fortunatamente erano in città e hanno risposto con tempestività alla chiamata smistata dalla centrale operativa. I carabinieri in via Duprè hanno scoperto i due, e sono riusciti a bloccarne uno, appunto il 30enne nordafricano. L’altro è scappato facendo perdere le sue tracce per le vie del centro cittadino. Grazie alle prime indagini sull’accaduto, i militari hanno appurato che il registratore di cassa proveniva dal ristorante di via Giotto la cui porta d’ingresso era stata forzata poco prima. All’interno della cassa, c’erano 125 euro che successivamente sono stati restituiti al proprietario del locale svaligiato. L’arrestato è stato portato in caserma dove è rimasto al termine delle formalità di rito in attesa del rito direttissimo al termine del quale l’arresto è stato convalidato: per il malvivente anche la misura dell’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria. I carabinieri sono al lavoro per cercare il complice del trentenne; di certo la presenza in città della macchina di pronto intervento ha fatto sì che a fronte della segnalazione dei cittadini si potesse intervenire rapidamente e procedere all’arresto di almeno uno dei due malviventi, che ha dovuto rispondere dell’accusa di furto aggravato dalla flagranza del reato. Il tema della sicurezza in città resta comunque all’ordine del giorno soprattutto per questi episodi di criminalità diffusa sui quali comunque le forze dell’ordine sono al lavoro.

Fabrizio Morviducci

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