
La sindaca Claudia Sereni, eletta a giugno 2024, presenta le prospettive per il 2025
Un primo semestre 2025 da vivere col fiato sospeso, nella speranza che negli ultimi sei mesi possano arrivare segnali positivi. E’ un ragionamento di semestri, quello fatto dalla sindaca, Claudia Sereni, nella sua intervista di fine anno: il primo di governo della città dalla sua elezione, il primo di un nuovo anno da tenere sotto controllo, l’ultimo semestre per ripartire.
Il lavoro è al momento la preoccupazione maggiore per il distretto del lusso. Cosa farete come amministrazione per sostenerlo? "La delicatezza del momento è evidente, mancano ordini, la situazione è complessa. Con l’estensione della cassa arriviamo al 31 gennaio ma non basta. Mi sono attivata con regione e associazioni di rappresentanza per avviare un tavolo metropolitano con focus sulla pelletteria e allo stesso tempo lanciare l’idea di proporre nell’area Scandicci metropolitana un luogo sperimentale per l’aggregazione di piccole e medie imprese".
Con quale obiettivo? "Le imprese devono stare unite, puntare sulla qualità del prodotto, il saper fare. Sperimentare qui sul territorio una formula innovativa, un prodotto nuovo che non sia più l’extra lusso che faranno i brand e le grandi maison. Un prodotto ispirazionale, di altissima artigianalità made in Tuscany, borse prodotti di altissima qualità a un prezzo più accessibile. Noi come istituzioni dobbiamo essere promotori, ma i protagonisti devono essere le imprese. Insieme al sostegno degli ammortizzatori sociali, dobbiamo dare vie d’uscita. Ne abbiamo parlato a lungo con le associazioni di categoria, i sindacati sono consapevoli, ne ho parlato con la sindaca Funaro. Ci siamo dati un appuntamento a gennaio per arrivare con delle idee. Conto sul Mita, per unire la formazione alla innovazione del prodotto".
Sul fronte dell’urbanistica invece che 2025 sarà? "Sul fronte del nuovo centro ci ritroveremo a metà gennaio per siglare il piano della ricomposizione fondiaria dell’ex Cnr. Dal punto di vista urbanistico c’è un grande fermento. In città si avverte la percezione che questa amministrazione sia impegnata a fare passi anche epocali. I grandi vuoti urbani che stanno cominciando a prendere forma. Il nuovo centro è davvero a un passo. I privati contribuiranno a realizzare quel pezzo di città ma saremo noi a guidare i processi. Funzioni e volumi dovranno essere calate nella realtà. Per questo c’è l’idea di rifare il piano operativo dando massima innovazione e attenzione all’ambiente. A questo sono servite le convenzioni con l’università di Firenze".
Il tema degli impianti sportivi ha messo a dura prova la credibilità dell’amministrazione. Come si risolve? "Ci sono due livelli, uno ordinario che riguarda la manutenzione degli impianti esistenti, uno di più ampio respiro che presuppone una progettualità. Su questo secondo livello metto il completamento dello stadio di San Giusto, la realizzazione della Piscina, e in prospettiva un nuovo palazzetto dello sport. Su questo attiveremo percorsi di partecipazione e incontri con le società sportive".
Fabrizio Morviducci