
Scuola senza riscaldamento. La protesta dei genitori
Ancora un impianto di riscaldamento in blocco alle scuole di Fiesole. E’ accaduto alla Luigi Casini di Pian di Mugnone, dove all’apertura di ieri mattina il personale e i piccoli alunni della primaria hanno trovate aule e corridoi al freddo . Sotto accusa è finita la caldaia, che ha già dato problemi in passato e che il Comune ha annunciato che sostituirà questa estate. Stavolta però la centrale termica non c’entrava niente. Il sopralluogo effettuato nell’immediato ha infatti accertato che il guasto si era verificato all’esterno all’edificio scolastico e, rispetto ai precedenti, c’è stato quindi bisogno dei tecnici di Toscana Energia per far ripartire il sistema di riscaldamento, che è tornato a funzionare nel corso della stessa mattinata, permettendo il regolare svolgimento dell’attività didattica.
"Il problema è stato prontamente risolto e il riscaldamento è funzionante, anche se i tecnici dovranno nuovamente intervenire. Nel frattempo- spiega il sindaco di Fiesole Anna Ravoni- ci siamo impegnati a fare un monitoraggio quotidiano".
L’arrivo a scuola a termosifoni spenti ha riacceso le proteste dei genitori, con alcuni di loro che si sono sfogati sui social denunciando che "un riscaldamento che funziona a intermittenza in una scuola non è accettabile" e il paradosso che invece "alle medie di Borgunto devono stare a mezze maniche, con un caldo in classe che sembra giugno". Anche la Direzione didattica ha più volte segnalato problemi alle caldaie delle scuole. Oltre che per la Casini, un invito a fare i lavori con urgenza è avvenuto a gennaio, quando l’emergenza freddo ha colpito un centinaio di alunni, fra i tre e cinque anni, dell’Infanzia di via Sant’Apollinare, a Fiesole. L’Amministrazione conferma che i lavori si faranno ma a scuola chiuse quando nell’ambito di un programma di efficientamento energetico saranno rinnovati gli impianti di riscaldamento sia scolastici che del Municipio.