REDAZIONE FIRENZE

Roberta Bartoli, incarico alla Pinacoteca di Faenza

La storica dell’arte fiorentina è stata scelta per rilanciare l’istituzione romagnola

Sarà una storica dell’arte fiorentina ad assumere il ruolo di super consulente per le collezioni della Pinacoteca di Faenza, recentemente rinnovata.

Si tratta di Roberta Bartoli, originaria della Romagna ma fiorentina di studi e di residenzae da anni, oltre che moglie del direttore degli Uffizi, Eike Schmidt.

Di competenze e di titoli accademici ne ha al pari del marito, col quale è tornata in città nel 2015 in occasione dell’ingressso di Schmidt alla guida della Galleria, dopo aver vinto il famoso concorsone con candidati da tutto il mondo.

Esperta di Rinascimento con all’attivo esperienza di grande spessore, Roberta Bartoli è stata la vincitrice della selezione pubblica che l’amministrazione faentina aveva indetto per l’ incarico di consulenza scientifica e supporto nella cura delle collezioni della loro Pinacoteca comunale.

Formatasi al liceo Monti di Cesena, Roberta Bartoli ha proseguito gli studi universitari in Storia dell’Arte all’Università di Firenze e ha conseguito il dottorato di ricerca a Pisa. Ha curato grandi mostre e ha ricevuto borse di studio al Metropolitan museum di New York, dove ha lavorato per un anno e anche al Getty di Los Angeles.

Bartoli è stata anche ’curatorial fellow’ al Minneapolis Instuite of Art e qui ha insegnato storia dell’arte medioevale e moderna all’università del Minnesota, mentre adesso è docente a contratto alla Ca’ Foscari a Venezia. Fra le sue numerose pubblicazioni c’è anche una monografia su Biagio D’Antonio, pittore di rilievo per Faenza.

Il recente incarico nasce dalla necessità di "imprimere un notevole impulso alla Pinacoteca, di recente riallestita e inaugurata lo scorso anno". Suo compito sarà contribuire alla valorizzazione delle collezioni di Faenza.

L’incarico, dal primo del 2023 al 31 dicembre del 2024, avrà un compenso di 60mila euro per i due anni.

O. Mu.