Regione, tutti uniti per salvare i marroni di Marradi

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La giunta toscana dovrà continuare a monitorare la situazione relativa allo stabilimento di Marradi dell’Ortofrutticola del Mugello; a tenere aperto il tavolo di crisi aziendale, affinché Italcanditi "non sposti la produzione a Bergamo ed anzi rilanci la produzione nello stabilimento di Marradi"; elabori un piano industriale con "prospettive di tempi e investimenti adeguati, che non comporti una riduzione degli organici attuali" e garantisca, "oltre ai livelli occupazionali, la qualità della produzione": è quanto prevede una proposta di risoluzione approvata ieri all’unanimità dal Consiglio regionale della Toscana. L’atto, votato da tutti i partiti politici, è stato presentato come collegato alla comunicazione della giunta sulla vertenza della fabbrica di marroni di Marradi.

Sull’Ortofrutticola del Mugello, aveva detto il governatore Giani, c’è "parziale soddisfazione per aver fugato il rischio di chiusura dell’impresa però è evidente che dobbiamo assicurarci nel tempo che questa procedura proposta dalla proprietà possa fugare tutte le nostre preoccupazioni". Giani aveva auspicato che "tutta la produzione fosse mantenuta a Marradi e si avesse la consapevolezza che sul marrone di Marradi, che ha 16 Igp, possa convergere anche l’idea di una crescita di produzione".

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