"Niente stadio per i razzisti. E più famiglie alle partite"

L’ex questore Tagliente e la mano pesante della Fiorentina verso il suo tifoso: "Allontanare chi non rispetta il regolamento per i club di serie A è un dovere"

Koulibaly a Firenze

Koulibaly a Firenze

Firenze, 10 ottobre 2021 - Dottor Tagliente, ex questore di Firenze, per gli insulti razzisti al calciatore del Napoli, la questura ha emesso un Daspo di 5 anni nei confronti del tifoso identificato. Ma la Fiorentina intende bandire per sempre l'ingresso nel proprio stadio. Provvedimento condivisibile, ma fattibile dal punto di vista normativo?

"Condivisibile, fattibile e doveroso perché rispondente alla previsione normativa di settore. Il codice di giustizia sportiva prescrive per le società professionistiche l’adozione di un codice di regolamentazione della cessione dei titoli di accesso alle manifestazioni calcistiche che, oltre a prevedere il rifiuto di ogni forma di violenza, discriminazione e di comportamenti in contrasto con i principi di correttezza, probità e civile convivenza, subordini l'acquisizione dei medesimi titoli alla accettazione, da parte degli utenti, del medesimo codice. Lo stesso codice di regolamentazione della cessione dei titoli – cosi come espressamente disposto dall’art 27 del codice - prevede, in caso di sua violazione, la applicazione, in relazione alla natura ed alla gravità dei fatti e delle condotte, dell'istituto del “gradimento” quale sospensione temporanea del titolo di accesso, il suo ritiro definitivo e il divieto di acquisizione di un nuovo titolo. Queste peraltro sono prescrizioni vincolanti per le società professionistiche. In caso di mancata adozione del codice di regolamentazione e di mancata applicazione dell'istituto del “gradimento” previsto dallo stesso codice di regolamentazione, le società incorrono in una sanzione che per il primo caso in relazione alla serie di appartenenza va da 50.000 a 200.000 euro. Concludo aggiungendo che le società hanno anche l’obbligo di individuare al loro interno un soggetto responsabile per la adozione e la applicazione del codice di regolamentazione della cessione dei titoli di accesso alle manifestazioni calcistiche, il quale, a richiesta, pone gli atti a disposizione della Procura federale".

Una maxi sanzione aiuterà a risolvere il problema dei cori razzisti negli stadi, o è un problema più profondo? Cosa possono fare le società di calcio?

"Il tema è profondo e complesso e ce lo portiamo dietro da anni.  E non è un caso che proprio il razzismo è stato al centro dei temi dell'Assemblea della Lega Serie A che si è tenuta alcuni giorni fa all'International Broadcast Centre di Lissone. Sul punto condivido la linea dei club che sono orientati ad attuare misure molto più rigide nei confronti di chi sarà ritenuto colpevole di aver rivolto offese di stampo discriminatorio e razziale in un impianto sportivo venga escluso da ogni stadio. Quindi molto bene la campagna di sensibilizzazione di Fifa, Uefa, FIGC e delle Leghe e l’esercizio di gradimento estensibile a tutte le società calcistiche della serie non escludendo la strada della richiesta di risarcimento da parte delle società danneggiate".

Nel 2005, lei contribuì all'introduzione della tessera del tifoso. Cosa è cambiato da allora?

"La tessera del tifoso è diventata una carta di fidelizzazione quale strumento esclusivamente di marketing per le società. E’ bene ricordare sul punto che la tessera del tifoso nasce nel 2005, come Carta del tifoso. Una Carta dei diritti del tifoso finalizzata anche a eliminare falsificazioni di tagliandi, bagarinaggio, file ai botteghini e facilitazioni per le trasferte via ferrovia e via autostrada. Nel corso degli anni prima la comunicazione, poi la concreta attuazione, hanno snaturato lo spirito di Carta dei diritti facendola diventare uno strumento odiato dai tifosi. In 16 anni sono cambiati i tempi e l’andamento dei reati all’interno e all’esterno degli impianti, l’approccio delle società e la sicurezza strutturale degli impianti. A distanza di tanti anni dalla sua nascita sembrava doveroso fare un punto di situazione per verificare gli elementi di forza e le criticità valutando, così, le nuove misure come la responsabilizzazione delle società sportive, la semplificazione del sistema di ticketing, abbonamento libero, revisione dei regolamenti finalizzata alla riduzione delle barriere ed alla responsabilizzazione degli utenti. In pratica, prevedere progressivi snellimenti per favorire l’accesso e la partecipazione alle gare di calcio, anche semplificando le procedure di vendita e acquisto di biglietti e abbonamenti".

Le condizioni strutturali di alcuni stadi italiani, influiscono sul come i tifosi intendono il calcio? Un impianto moderno, dove le famiglie possono passare il loro tempo non solo guardando la partita, allontanerebbe dagli stadi chi vede quel luogo come una zona franca dove è permesso ciò che invece nella vita fuori è sanzionato?

"Vado dicendo da decenni che l’ambiente urbano determina il comportamento sociale. Che una lampadina accesa può scoraggiare un furto. Dal 2001 vado sostenendo l’importanza degli impianti polifunzionali che possano essere utilizzati anche dalle famiglie. Qualcuno a Firenze ricorderà sicuramente, oltre all’abbattimento delle barriere, il progetto che vide decine di bambini dai due ai sei anni giocare in sicurezza nel parterre della Fiesole mentre i genitori si godevano lo spettacolo delle partite. E voglio ricordare che, anche grazie alla straordinaria capacità gestionale dell’allora stadium manager Maurizio Francini, le famiglie entravano in curva anche con i passeggini che venivano custoditi e restituiti a fine partita. Saluto pertanto con estremo favore ed interesse la recentissima proposta di un regolamento unico delle norme tecniche di sicurezza per la costruzione, la modificazione, l’accessibilità e l’esercizio degli impianti sportivi inserita nel Decreto Legislativo n 28 del 28 febbraio 2021. Un regolamento unico che prevede il riordino, l’ammodernamento e il coordinamento di tutte le disposizioni e norme di carattere strutturale per gli ambiti specifici dell’impiantistica sportivo e che definisce i criteri progettuali e gestionali degli spazi riservati agli spettatori e all’attività sportiva, ai sistemi di separazione tra zona spettatori e zona attività sportiva".

è arrivata su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro