Presidio antimilitarista alla Leonardo

Una trentina di attivisti hanno distribuito volantini e appeso cartelli di protesta.

Presidio antimilitarista alla Leonardo

Presidio antimilitarista alla Leonardo

L’unico ‘contatto’ con chi entrava e usciva dalla Leonardo è stato un volantino distribuito dall’Assemblea antimilitarista fiorentina. "Per dire no alla produzione di armi – come ha spiegato Vincenzo Mordini, membro dell’assemblea –, ma anche per sollevare la questione dal punto di vista umano". E’ stato infatti di fronte ai cancelli della Leonardo che ieri pomeriggio si è svolto il presidio a cui hanno aderito, fra gli altri, anche Associazione per la Palestina, Sindacati di base e Comunità dell’Isolotto. "Non vogliamo mettere in difficoltà i lavoratori – ha aggiunto Mordini -, ma deve esserci in tutti la volontà di chiedere la riconversione della produzione, grazie a tecnologie di alto livello che potrebbero rivelarsi utili per la vita di ognuno di noi". Un obiettivo ‘ambizioso’, che i manifestanti hanno voluto ribadire ‘a suon di striscioni’: "Fermiamo il genocidio, fermiamo l’industria bellica". L’azienda, sempre secondo i manifestanti, "è preoccupata che il dialogo instaurato con i lavoratori possa rafforzare la consapevolezza e portare a una rottura delle attuali dinamiche produttive. Noi, invece, crediamo che solo attraverso la discussione e la messa in discussione delle logiche belliche si possa sperare in un cambiamento".

Pier Francesco Nesti