Passaggio in ztl degli Ncc "Adempimenti insensati"

Il presidente Carraresi: "Legge cavillosa, obsoleta e di difficile interpretazione". Tanti contenziosi aperti con i Comuni. Cna: "Snellire le norme sul trasoporto"

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L’invio di libretto di circolazione, autorizzazione per svolgere l’attività, documento di identità e, all’occorrenza, relativo pedaggio per ogni comune che ha attivato una o più Ztl. A discrezione del Comune, non solo una volta per tutte, o una volta all’anno, ma in ogni occasione di attraversamento di una una zona a traffico limitato.

Sono alcuni degli adempimenti richiesti agli Ncc, gli operatori del noleggio con conducente, dalla legge 291 quater per il passaggio attraverso Ztl e corsie preferenziali che impone loro di conoscere le modalità di applicazione di tale normativa per tutti i comuni della città metropolitana, della regione Toscana e del paese intero e di adempiervi con tempistiche che non collimano con quelle dell’effettuazione dei servizi, spesso prenotati solo con qualche ora di anticipo.

"Una legge in vigore da qualche anno, che sta oggi creando un surplus di adempimenti burocratici perché adottata non solo dalle grandi città, ma anche da piccoli comuni e frazioni. Per dirne una, Campi che di Ztl ne ha due, una per il Comune e una per Capalle - spiega Marco Carraresi, presidente degli Ncc di Cna Firenze – Una legge cavillosa, obsoleta, di difficile interpretazione che contempla un sistema sanzionatorio impietoso e obbliga la categoria all’assunzione di personale appositamente dedicato per l’eccessivo carico di adempimenti amministrativi da espletare. Costi inopportuni in un periodo in cui registriamo chiusure di attività Ncc che, stremate dal lungo periodo di fermo causato dalla pandemia da Covid e da spese di gestione sempre più alte a causa del caro carburanti, aumenti di vetture e pezzi di ricambio (tra l’altro spesso non reperibili o con lunghe liste di attesa), non hanno più quella solidità necessaria per rimanere a galla".

Oltre alle multe che fioccano sulla categoria, sono molti (e costosi) anche i contenziosi che sono aperti con le amministrazioni locali. "Quel che serve – prosegue Corrado Mirannalti, presidente degli Ncc di Cna Toscana– è la modernizzazione e snellimento della legge sul trasporto pubblico non di linea capace di rispondere alle esigenze attuali e chiediamo a Regione Toscana e Città Metropolitana di Firenze non solo di farsene portavoce presso il Governo centrale, ma anche di dare il buon esempio anticipando localmente la riforma".

ross. c.

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