
L'ospedale Nuovo San Giovanni di Dio a Torregalli
Firenze, 13 luglio 2022 - Un parto da record. Sono in buona salute le tre gemelline venute alla luce nel punto nascita del San Giovanni di Dio. Dopo aver superato brillantemente la fase critica legata alla pre-maturità, avvenuta con taglio cesareo alla 31esima settimana di gestazione, sono ora nella loro casa.
La nascita ha rappresentato un evento eccezionale per il presidio ospedaliero fiorentino (diretto dal dottor Simone Naldini): le tre gemelline condividevano la stessa placenta (gravidanza monocoriale). Un fatto che si verifica ogni 200mila nascite. In pratica, le bambine si trovavano nello stesso sacco amniotico ed erano nutrite dalla stessa placenta. Si tratta incredibilmente della seconda nascita trigemellare monocoriale (3 gemelli identici) avvenuta a Torregalli.
Le tre piccole sono nate alla fine del mese di giugno ma la direzione sanitaria del presidio ha ritenuto di darne notizia solo dopo le loro dimissioni dalla Terapia Intensiva Neonatale, diretta dalla dottoressa Beatrice Gambi.
Le bambine pesavano alla nascita rispettivamente 1250, 1490 e 1800 grammi; non hanno presentato gravi problematiche né al momento del parto né nelle fasi successive.
Il parto ha visto la partecipazione di una numerosa équipe composta dalla dottoressa Anna Franca Cavaliere (direttrice ad interim con Prato della struttura complessa di ostetricia e ginecologia fino alla fine del mese di giugno) e dai ginecologi i dottori Rodolfo Gordigiani e Cecilia Molino, oltre che dalle ostetriche Maria Zappalà, Crisina Batistoni, Naomi Tessitore e Katia Lombardo. Il dottor Francesco Fanfani ha invece eseguito l'anestesia subaracnoidea sulla partoriente, che permette alla mamma di essere vigile e di "partecipare" alla nascita dei figli.
Il dottor Alberto Mattei, direttore del dipartimento Materno Infantile, ha sottolineato l'importanza della rete ostetrica aziendale. "Le donne residenti nei territori della nostra Azienda Sanitaria possono rivolgersi a qualsiasi nostro ospedale e poi esser prese eventualmente in carico dagli ospedali San Giovanni di Dio e Santo Stefano di Prato; in questi due presidi vengono coordinate le gravidanze a rischio di tutta l'Azienda con l’assistenza più appropriata”.