
"Ora liquidità e spalmare i debiti"
Liquidità immediata e debito spalmato su un periodo adeguato. Queste le principali richieste formulate da Giacomo Cioni, presidente di Cna Firenze Metropolitana, che ha visitato alcune imprese alluvionate nei Comuni di Firenze, Prato e Pistoia. Con lui, fra gli altri, anche il presidente nazionale Dario Costantini, ed entrambi hannor voluto puntare l’attenzione sulla necessità di "rimettere in termini i versamenti tributari e contributivi scaduti e sospendere i pagamenti fino a marzo 2024". In questo momento, infatti, secondo i vertici di Cna, "la preoccupazione non è solo quella dei danni subiti, ma anche di riuscire a tornare operativi il più presto possibile. L’altro aspetto è il debito accumulato in queste settimane, che dovrà essere spalmato su un periodo adeguato con rate sopportabili e che sia possibile onorare".
A Campi, per esempio, ammonta a 40mila euro il fatturato perso da Massimo Bacherini, odontotecnico, che vanno ad aggiungersi ai 150mila euro di danni riportati dal laboratorio sommerso da un metro e mezzo d’acqua e a quelli della propria abitazione. Perdite, purtroppo, comuni a tante altre realtà produttive: la Carrozzeria Moderna, senza contare trapani, levigatrici, batterie, vernici finiti sott’acqua e due settimane di lavoro perse, conta dai 35mila ai 40mila euro di danni.
Cna si è mossa subito, "assicurando prestiti ponte con Artigiancredito in attesa dei contributi a fondo perduto statali, aiuti da Ebret e dalle Camere di Commercio". E i suoi uffici sono a disposizione per la compilazione delle domande per i primi rimborsi e per ogni informazione.
Pfn