FABRIZIO MORVIDUCCI
Cronaca

Obiettivo sicurezza. Una proposta civica

L’associazione di Freschi lancia una petizione per creare alla Municipale un nucleo antidegrado.

Maurizio Freschi, presidente dell’associazione Scandicci Civica (al centro) con Juri Baglioni, responsabile giovani, alla sua sinistra

Maurizio Freschi, presidente dell’associazione Scandicci Civica (al centro) con Juri Baglioni, responsabile giovani, alla sua sinistra

Sicurezza in città, la proposta di Scandicci Civica. L’altro giorno il presidente dell’associazione, Maurizio Freschi insieme al responsabile giovani, Juri Baglioni hanno protocollato in comune la petizione con circa mille firme per chiedere un riassetto del piano della sicurezza territoriale. "Riteniamo – ha detto Freschi – che i luoghi pubblici debbano essere patrimonio di tutti e che è inaccettabile arrendersi a fenomeni di criminalità o microcriminalità".

Nella petizione si chiede all’amministrazione di creare un nucleo antidegrado all’interno del Corpo di Polizia Municipale attraverso il quale organizzare il controllo del territorio sulle 24 ore. L’altra richiesta è quella di spostare la sede del comando della Polizia municipale e renderla visibile dal piano strada, possibilmente dal lato piazza prospicente il Palazzo del Comune di Scandicci. L’ultima richiesta è attivare per 24 ore il controllo delle telecamere sul territorio e di dotare questo servizio sia di telefono per ricevere esclusivamente chiamate di emergenza che di email per le segnalazioni di episodi di vandalismo o di microcriminalità, pericoli, suggerimenti per migliorare la sicurezza di specifiche zone.

"La nostra richiesta – ha concluso Freschi – si basa sulle esperienze già effettuate da altri comuni che evidenziano come il controllo del territorio sia il miglior deterrente da poter utilizzare contro la microcriminalità".

Da tempo l’opposizione chiede un maggiore controllo del territorio, in particolare la possibilità di aprire un posto di Polizia per affiancare i Carabinieri e la municipale. Si realizzerebbe così a parti invertite quello che è già presente a Sesto Fiorentino con una stazione dei Carabinieri e un commissariato della Polizia di Stato. Una proposta che ha sempre avuto il no della giunta.