Nuove scintille tra destra e Pd. Schmidt: "I deboli lasciati soli". I dem: "Falsità e populismo"

Continuano le schermaglie tra i due schieramenti. All’ex direttore degli Uffizi replica Giorgio. Intanto Funaro presenta il piano per lo sport e la Lega attacca Nardella per il multificio.

Nuove scintille tra destra e Pd. Schmidt: "I deboli lasciati soli". I dem: "Falsità e populismo"

Nuove scintille tra destra e Pd. Schmidt: "I deboli lasciati soli". I dem: "Falsità e populismo"

A pochi giorni dall’apertura dei seggi per l’elezione del nuovo inquilino della sala di Clemente VII, centrodestra e centrosinistra continuano a punzecchiarsi su temi e programmi che riguardano la Firenze del futuro. Ieri, a dare il via alle danze è stato Eike Schmidt, portabandiera di Fdi, Fi e Lega, secondo cui "i più deboli fra i nostri concittadini sono stati lasciati a sé dall’amministrazione uscente. Nonostante il fatto che la giunta Nardella si sia data grandi arie su queste tematiche, gli ultimi, i marginalizzati sono stati pressoché dimenticati". L’ex direttore degli Uffizi lo ha detto intervenendo al primo di tre incontri in diretta social sui progetti per la città. "Riprendiamo un tema già molto importante per Aristotele - aggiunge - ovvero fare sì che i cittadini più facoltosi e quelli più poveri, non solo economicamente, siano messi insieme, e che il divario non sia troppo grande".

Schmidt si fa forte, d’altra parte, di una dichiarazione della stessa leader del Pd, Elly Schlein, durante la sua visita elettorale a Firenze a sostegno di Sara Funaro. "Qualcuna che non può essere sospettata di essere di destra o di essere contraria all’attuale governo della città, la segretaria del Pd Schlein, ha proprio lamentato che a Firenze in questi ultimi anni le disuguaglianze fra ricchi e poveri sono cresciute - incalza lo storico dell’arte - questo è uno dei pochi punti su cui sono d’accordo con la segretaria Schlein".

E’ l’assessore all’Ambiente e coordinatore della segreteria regionale del Pd, Andrea Giorgio, a ribattere alle accuse arrivate dal diretto competitor del centrosinistra. "Il candidato della destra Eike Schmidt, tanto per cambiare, dice falsità adeguandosi allo stile populista dei partiti che lo sostengono: il Comune di Firenze negli ultimi anni ha aumentato le spese per il sociale e la marginalità e da sempre si batte contro le disuguaglianze sia che si parli di mense o asili o servizi per i più fragili. Lui non è un centrista aristotelico, come ama definirsi, ma rappresenta la destra che governa Roma, partiti che per prima cosa hanno tagliato il reddito di cittadinanza, poi hanno tagliato il contributo all’affitto e hanno fatto tagli sulla sanità e fanno favori agli evasori e ai ricchi del Paese".

Funaro, dal canto suo, evitando ogni polemica, presenta invece un altro punto del programma dello schieramento con le proposte sportive "per tutti e per tutte". Quali? La riqualificazione del Padovani, il restyling del Franchi (tornato in primo piano durante la conferenza stampa dei dirigenti della Fiorentina: manderanno una lettera di richiesta di blocco dei lavori), una Consulta cittadina dello sport, la conferma del Buono sport, per minori fino a 18 anni, il proseguimento dell’attività motoria nella scuola primaria e uno sport-bus per accompagnare i bambini più piccoli all’attività sportiva.

"L’obiettivo dell’amministrazione comunale - spiega Funaro - sarà quello dello ‘Sport per tutte e tutti’. Per realizzarlo, occorre un circolo virtuoso che concentri risorse, strategie e piani operativi. Che coniughi gli orari di lavoro e studio con quelli della pratica sportiva più o meno organizzata, con luoghi per lo sport più facilmente raggiungibili e con criteri di gestione degli impianti e degli eventi attenti alla sostenibilità. Per questo, a fronte dell’esperienza positiva nel quartiere 4, istituiremo una Consulta cittadina dello sport per rafforzare e rendere ancora più efficace la sinergia e i rapporti tra il Comune e tutti gli enti coinvolti, come federazioni, enti di promozione sportiva e società concessionarie degli impianti".

In ultimo, bisogna registrare anche l’attacco della Lega all’amministrazione uscente per quanto riguarda multe e autovelox. A metterci il carico da noventa ci pensa Elena Maccanti, capogruppod el Carroccio in Commissione trasporti alla Camera: "Firenze è la prima città d’Italia per multe da autovelox. Una politica sulla riduzione della velocità assolutamente disastrosa. L’obiettivo di una sana amministrazione dovrebbe essere zero multe. Obiettivo totalmente fallito per il sindaco Nardella".

A.P.