
"Non diffidate dai carboidrati. Sono la nostra fonte d’energia"
Ciro
Vestita
Da qualche anno esiste, soprattutto da parte dei giovani, una certa diffidenza verso i carboidrati (pane, pasta, riso). Alimenti, a loro avviso, che fanno facilmente ingrassare rendendo vani i loro giorni da palestrati. Quale errore. Il nostro organismo va avanti con una benzina chiamata glucosio la nostra moneta energetica. La principale stazione di rifornimento di questo carburante sono i carboidrati: scindendosi a livello epatico ci danno immediatamente energia.
È vero anche che si può ottenere glucosio pure dalle proteine, ma è come andare da Roma a Milano passando da Palermo. E cioè, una strada inutile e stressante per il nostro corpo.
E poi, i carboidrati non sono solo pane, riso, pasta, ma anche cereali più nobili quali farro, avena, mais.
Le moderne linee nutrizioniste mettono al primo posto come alimenti salvavita cereali mescolati a legumi: fave, ceci, pisell, e sopratutto fagioli.
Questo mix alimentare chiamato carne dei poveri oltre a nutrire egregiamente, è utile per ramazzare via dal colon possibili cellule cancerose.
Come usarli? Il miglior modo per preparare ad esempio dei pasti freschi estivi è quello di creare una specie di panzanella fatta con pomorori, basilico, mais, pane raffermo e olio di oliva. Un piatto fresco delizioso molto rinfrescante e sopattutto con poche calorie e a costo zero. Poco enegetico? Nemmen per sogno: nelle olimpiadi di Los Angeles del ’32 e poi in quelle di Berlino del ’36 un manipolo di ragazzoni livornesi soprannominati Scarronzoni vinsero la medaglia di argento nel canottaggio.
Quando fu chiesto loro quanta carne mangiassero per avere così tanta potenza loro candidamente risposero che la carne costava troppo e che quindi loro andavano avanti a pasta e ceci.
Ma come usare al meglio questi prodotti?
Iniziamo dai legumi: ceci, fagioli, fave andrebbero messi a mollo per una notte, ma io a mollo ci metto anche lenticchie e piselli anche se non ne hanno bisogno.
Questo perchè l’ammollo allontana sostanze antinutrienti chiamati fitati presenti nei legumi.
E in inverno? Facile: meravigliose zuppe si fanno con legumi e cereali antichi quali ad esempio farro ed avena; il primo è il cereale più antico del mondo da cui il termine farina. La Toscana è al primo posto nella produzione di farro.
L’avena, invece, oltre ad avere un sapore paradisiaco ha anche
potere calmante utile quindi a tutti i soggetti ansiosi.
E a queste zuppe aggiungeremo un rametto di salvia e rosmarino, piante nelle quali recentemente è stata isolata una molecola chiamata carnosolo, utile per la profilassi di molti tipi di tumore. E poi il nostro riso, quello italiano ritrovato anche in Sicilia da dove era stato allontanato grazie a i piemontesi.
Il riso è un cereale double face: bianco brillato combatte le infiammazioni intestinali e soprattutto previene la formazione di gas intestinali.
Integrale invece è al polo opposto: combatte la stipsi e fornisce con la sua cuticola fitoestrogeni vegetali così utili alle donne in menopausa.
A tutto questo aggiungeremo dosi generose di olio di oliva vero alimento nutraceuta che elasticizza le arterie e abbassa la pressione arteriosa.
Adesso, per chiudere, il momento curiosità: il “riso guerriero“. Nel 1840 l’Austria invia il generale Radeski a invadere il piemonte. Cavour da quindi ordine ai suoi ingegneri idraulici di allagare le risaie con un vero diluvio universale. Gli austriaci si impantanarono e persero la guerra. E come si chiamava l’ingegnere che scatenò il Diluvio? Carlo Noè. Radesky ne uscì distrutto, si ritirò a Milano sposando la sua Lavandaia, Giuditta Meregalli, da cui ebbe otto figli.