Niente tamponi, siamo a Natale

Drive through chiusi per 48 ore. Medici di base a casa 10 giorni su 14

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di Ilaria Ulivelli

Per le feste siamo in zona rossa. Ma i medici di famiglia e i tamponi andranno in vacanza. A Natale e per il giorno di Santo Stefano resteranno chiusi i 29 drive through distribuiti sul territorio fiorentino e gestiti dal volontariato e dalle coop sociali.

Chi ha i sintomi del Covid che farà? O va al pronto soccorso o aspetta domenica 27 dicembre quando una finestrella con una disponibilità di 150 tamponi si aprirà insieme al drive through di Rifredi. Perché nei giorni di festa resteranno chiusi anche i laboratori privati. Un’ organizzazione del servizio che, in tempo di pandemia, lascia più basiti che a desiderare. Pur contando che le cose in Toscana stanno andando abbastanza bene, ieri il numero dei nuovi contagi segnalati è stato di 452, ben oltre il picco massimo registrato il 2 aprile durante la prima ondata. C’è il timore di una terza ondata, la paura della variante inglese.

Non è possibile rilassarsi, tantomeno lasciare sguarnita la medicina territoriale e di famiglia.

Eppure il governatore toscano Eugenio Giani aveva assicurato che, in tempo di pandemia e di regole anti Covid, per evitare l’onda d’urto di pazienti che ogni anno per le feste causa il sovraffolamento nei pronto soccorso degli ospedali, avrebbe chiesto ai medici di famiglia un atto di responsabilità. L’ex presidente Enrico Rossi, con un’ordinanza, durante la prima ondata, aveva obbligato i medici di famiglia a garantire la reperibilità telefonica ai propri assistiti, dalle 8 alle 20, anche nei giorni di Pasqua e Pasquetta.

Evidentemente i medici di famiglia stavolta hanno risposto a picche, perché gli uffici regionali hanno fatto presente che c’è un problema di budget, che siamo a fine anno e le casse piangono. Dunque un problema di soldi più che di responsabilità. Il fatto è che non si potrà contare sui medici di famiglia. Non lavoreranno nei giorni 24, 25, 26, 27 e 31 dicembre né 1, 2, 3, 5 e 6 gennaio. In due settimane, dieci giorni la medicina di base sarà sostituita da un ordinario servizio di guardia medica. Che non è stato potenziato per mancanza di medici.

Il rischio concreto è che i pronto soccorso vengano presi d’assalto. E a tal propostito, il sindacato dei medici ospedalieri Anaao Assomedi, nelle parole del suo presidente Carlo Palermo, più di un mese fa, quando ai dottori che lavorano in ospedale erano stati cancellati riposi settimanali e ferie, aveva fatto suonare il campanello d’allarme per l’organizzazione nel periodo delle festività.

Le Usca, le squadre speciali mobili, con medico e infermiere, saranno regolarmente in servizio anche nei giorni festivi, dalle 8 alle 20. Ce ne saranno 22 a Firenze che potranno contare anche sulle consulenze specialistiche. Ma essendo attivabili dai medici di base (che non ci sono) e dalle guardie mediche, potrebbero restare in parte inutilizzate, almeno per i servizi domiciliari.

Proseguirà invece l’attività di tracciamento: la centrale della Fortezza da Basso lavorerà sempre, anche nei giorni festivi. Solo la mattina, ma saranno garantiti tutti i servizi. Anche se senza che vengano fatti tamponi andrà a picco il numero dei nuovi positivi e dunque anche quello dei casi da tracciare.

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