Movida e nuove regole, buona la "prima"

Positivo il giudizio degli esercenti sul piano appena varato. "Finalmente divise le responsabilità fra gestori, forze dell’ordine e steward"

Anche in Santo Spirito le nuove regole sono state promosse

Anche in Santo Spirito le nuove regole sono state promosse

Firenze, 10 maggio 2022 - Con l’arrivo del mese di maggio, le giornate che si allungano e le temperature che diventano sempre meno rigide, torna in città lo spettro della "mala movida", di cui troppo spesso si sente parlare. Per questo Palazzo Vecchio ha messo a punto un piano per la movida sostenibile che prevede una serie di iniziative per tenere sotto controllo la situazione: steward a presidio delle aree più critiche, già in funzione, e poi, da giugno, misure per tutelare ulteriormente i sagrati di Santa Croce, Santo Spirito e Sant’Ambrogio con divieto stabile di stazionamento, divieto di mangiare e bere anche sulle scalinate nel fine settimana, e poi eventi culturali, bagni aperti gratis dalle 21 alle 3, e poi potenziamento dei controlli e degli interventi di pulizia con operatori Alia. Il protocollo è stato firmato dal sindaco di Firenze Dario Nardella in Prefettura, e servirà a controllare le notti fiorentine fino a settembre, anche grazie alle figure degli steward, o addetti ai servizi di controllo.

Dopo il debutto delle nuove disposizioni, siamo andati a parlare con tre gestori di locali, nei tre luoghi interessati dal protocollo per la movida fiorentina. "Il piano per questa estate è certamente più concreto di quelli del passato – dice Fabio Ruscigno, titolare de La Drogheria di Largo Annigoni -. Una scelta assolutamente condivisa con le autorità quella di applicare un nuovo protocollo, che fortunatamente stavolta divide le responsabilità tra gestori, forze dell’ordine e steward. Per troppo tempo ogni colpa è stata data solo ai locali, che il più delle volte possono controllare solo fino ad un certo punto. Adesso che l’impegno è condiviso, la situazione non può che andare per il meglio. Il debutto degli steward è stato ottimo, li abbiamo visti nella zona nelle ore di loro competenza, hanno certamente fatto il loro dovere. Nella zona di Sant’Ambrogio non manca la presenza anche delle forze dell’ordine, e questo funziona praticamente come doppio deterrente".

"Un esperimento sicuramente positivo – aggiunge Riccardo Tarantoli, titolare del Red Garter di via de Benci -. Da parte nostra c’è la massima collaborazione con le forze dell’ordine dopo l’accordo fatto con l’amministrazione. Lavoriamo per far rispettare le regole e seguire quanto accordato con l’amministrazione nel protocollo".

"Ci sono delle differenze rispetto all’anno scorso – conclude Andrea Melani, titolare del Borgo Antico, in piazza Santo Spirito -, con lockdown e zone rosse era tutto chiuso e le persone si ammassavano nelle piazze, ora non è più così. Accogliamo molto positivamente questo nuovo protocollo per la notte, e sicuramente la presenza in piazza di steward e polizia non può che aiutare ed avere la funzione di deterrente. Per quanto riguarda Santo Spirito la situazione del sagrato della chiesa è stata assolutamente risolta, e anche la movida non è più un problema, e parlo da esercente e anche da residente".

Non sono mancate alcune critiche da parte di residenti, ma il sindaco Nardella ha subito risposto subito a chi lo accusava di aver preparato il protocollo senza consultare i cittadini. "Ho incontrato i residenti molte volte, anche io personalmente. Non capisco queste accuse. Più che sul numero di incontri mi soffermerei sulla sostanza e penso che queste iniziative vadano incontro anche alle esigenze dei residenti".

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