Movida ’calcolata’, S.Spirito respira. Ma la ressa si sposta in altri rioni

Venerdì la prima notte a numero chiuso con presidi e cordoni nella piazza più turbolenta dell’Oltrarno Residenti entusiasti: "Dovrebbe essere sempre così". Ma il caos torna in Sant’Ambrogio e Santa Croce

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di Rossella Conte

Nell’ora di punta, all’una di notte, piazza Santo Spirito ha raggiunto le 800 presenze. Duecento in meno rispetto al limite massimo di capienza imposto dal provvedimento del Comune. In media, non sono state superate le 500 presenze. Buona, anzi ottima la prima. Peccato però che buona parte della movida d’Oltrarno si sia spostata in Sant’Ambrogio e in parte in Santa Croce con tanto di caos e assembramenti (senza mascherine)

Comunque nella prima notte a numero chiuso, Santo Spirito è stata irriconoscibile blindata da un cordone di polizia, carabinieri, guardia di finanza e polizia municipale. Chiusa ai quattro varchi, via del Presto San Martino, via Mazzetta, via Michelozzi e via Sant’Agostino da transenne presidiate dagli steward e da forze dell’ordine. Quasi più divise che avventori.

I locali, che temono una crisi delle attività, si sono organizzati con dei cartelli per far sapere alle persone che l’accesso è comunque consentito a chi prenota o un tavolo in piazza. (l’ordinanza, ricordiamo, è valida nei giorni di venerdì e sabato dalle 19 alle 2 del mattino).

"E’ un momento difficile e da parte nostra c’è la massima collaborazione. Qualcuno di noi ha registrato una perdita anche del 50% - spiega Pasquale Maruca, portavoce dei locali -. Più che altro, in questo modo, il problema si è solo spostato, forse basterebbe semplicemente sanzionare chi non rispetta le regole, una piccolissima percentuale". In piazza c’è chi sbuffa e chi preferisce spostarsi verso piazza del Carmine e via di Santo Spirito, altri un po’ sorpresi si siedono ai tavolini. Gli uomini in divisa invitano a indossare la mascherina. A verificare che la piazza non oltrepassi il numero massimo di mille presenze gli addetti al controllo Secur&Secur dotati di un’app che in tempo reale segnala quante persone ci sono.

I residenti, intanto, non mollano: "Dovrebbe essere la normalità questa: persone composte e che osservano le regole in sicurezza. – sottolinea Camilla Speranza, portavoce del residenti – Niente bivacchi. Niente spaccio. Niente vendita da asporto di alcolici a minori. Mai vista Santo Spirito così. Le istituzioni da questa notte (venerdì, ndr) ci sono". Ma come detto in Sant’Ambrogio venerdì c’erano centinaia di ragazzi appiccicati come sardine in barba a ogni regola. Borgo La Crocepoi, battezzata anche Borg’Unto 2, più volte al centro delle cronache per via degli episodi legati alla movida molesta ma venerdì, per via della chiusura di piazza Santo Spirito, ha dato il peggio. "Un inferno, alcuni residenti non riuscivano nemmeno a rientrare in casa. Un assembramento mai visto. Non si possono risolvere così i problemi, spostandoli da una piazza all’altra" dice Simone Scavullo, presidente del comitato Cittadini per Firenze.

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