Una vicenda che si trascina da 16 anni, ovvero da quando Matteo Renzi era sindaco di Firenze con tanto di delega all’Urbanistica. Parliamo del cosiddetto ’mostro del Poggetto’ di via Burci che ora l’amministrazione comunale vuole riqualificare abbattendo quell’ammasso di cemento e ferro che sarebbe dovuto diventare un condominio. E che invece è stato completamente abbandonato per via del fallimento della ditta di costruzioni. Ieri, il consigliere di Fdi Matteo Chelli ha portato il caso nel Salone de’ Dugento: "Sul mostro del
Poggetto il piano di recupero del 2009, approvato dal Consiglio comunale su proposta di Renzi, non era realizzabile. Conteneva infatti al suo interno incongruenze edilizie e igienico-sanitarie tali da non consentire il conseguimento di titoli legittimi ai fini della realizzazione dell’opera", ha dichiarato l’esponente meloniano nel suo intervento in aula. Che però ha riconosciuto all’assessora Caterina Biti "il merito di aver smosso le acque". "Resta una grave macchia nell’operato delle amministrazioni passate – ha concluso Chelli – Si sono persi 16 anni di tempo con un progetto irrealizzabile in partenza, raccontando frottole ai cittadini e lasciando nel degrado un intero quartiere". E dalla fine degli anni Novanta che ci sono fiumi di polemiche sul tema. La struttura risulta abbandonata da più di 30 anni, nel lontano 1989 la ditta Prestige srl di Foresto Regnicoli iniziò la costruzione del complesso che avrebbe dovuto ospitare 200 posti auto e 40 appartamenti. Nel 1993 però il cantiere si blocco e da allora i fiorentini chiamano il complesso il ‘Mostro del Poggetto’. Recentemente la struttura è stata acquistata dal noto investitore fiorentino Andrea Duranti. Ora c’è una novità ed è il Comune di Firenze a comunicarla. La giunta di Palazzo Vecchio ha approvato la delibera con cui si dà l’avvio alla valutazione ambientale strategica del progetto presentato dalla proprietà per procedere alla variante urbanistica.
AnPassan