Morti sul lavoro, Acli Toscana lancia l'allarme

Il Presidente Martelli: "In toscana muoiono quasi 5 persone ogni mese"

Giacomo Martelli, presidente Acli toscana

Giacomo Martelli, presidente Acli toscana

Firenze, 2 ottobre 2019 - “E' probabile che al prossimo incidente mortale sul lavoro avremo le (purtroppo consuete) prese di posizione e le (solite) parole di indignazione. Ma poi rimarrà tutto come prima, anche in Toscana dove, sebbene molti se ne dimentichino, muoiono quasi 15 persone ogni mese. E' dunque un'emergenza e, come tale, va trattata dalla politica che deve, finalmente, assumere decisioni eccezionali per fermare questa strage silenziosa”. E' questo l'allarme lanciato da Giacomo Martelli, presidente delle Acli della Toscana sulle morti sul lavoro. “Per questo le Acli della Toscana – spiega Martelli – sostengono la decisione delle Acli Nazionali ci presentare in Commissione Lavoro della Camera dei Deputati una memoria per proporre modifiche al PDL n.1266 ed in particolare: la creazione di una carta d’identità aziendale in ambito di salute e sicurezza, con la raccolta delle informazioni sulle attività prevenzionali o strutturali volte alla salute e sicurezza nei luoghi di lavoro e la proposta di una possibile forma di defiscalizzazione degli utili aziendali reimpiegati in prevenzione e sicurezza sul lavoro”. “Si tratta di una proposta concreta e attuabile – conclude Martelli – che presenteremo anche all'attenzione della Regione, perché è una misura che va a premiare le azioni di responsabilità sociale delle imprese. Non si capisce perché ci sono i bonus per cambiare macchina con una meno inquinante o per usare i mezzi pubblici e non ci sono invece incentivi per chi usa macchinari e metodi per ridurre al minimo i rischi per i propri dipendenti”. Ilaria Biancalani

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