Milani e la Bibbia insegnata ai ragazzi Dialogo tra l’ex ministro Bianchi e don Bigalli

"Ha costruito una scuola divenuta punto di riferimento per trasformare il mondo"

Milani e la Bibbia insegnata ai ragazzi  Dialogo tra l’ex ministro Bianchi e don Bigalli
Milani e la Bibbia insegnata ai ragazzi Dialogo tra l’ex ministro Bianchi e don Bigalli

Nel centenario della nascita di don Lorenzo Milani sono diversi gli aspetti del ‘priore di Barbiana’ messi in luce ma altri sarebbero ancora da approfondire. Uno, importante, è l’impiego della Bibbia, in maniera sicuramente non ‘accademica’, da parte di don Lorenzo per la formazione dei suoi ragazzi ed è proprio su questo tema che si è concentrato il convegno promosso ieri mattina a Firenze dall’Associazione laica di cultura biblica Onlus "Biblia" in occasione dell’assemblea per il rinnovo delle cariche. Relatori dell’iniziativa, moderata da Piero Stefani Segretario generale di Biblia, due ospiti sicuramente competenti sul tema: l’ex Ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi, Professore emerito dell’Università di Ferrara e don Andrea Bigalli (nella foto) Coordinatore del comitato diocesano per don Lorenzo Milani che ha tratteggiato l’importanza della Scrittura per don Milani:

"Milani – ha sottolineato - lavorerà molto a un Catechismo in cui la dimensione biblica diventa fondamentale. Poi bisogna parlare di un rapporto con la Scrittura fortemente ideale per lui: alcune delle sue grandi intuizioni sulla pace, sulla scuola, sull’obiezione di coscienza sono incentrate prevalentemente sui contenuti evangelici quindi si può dire che Milani ha vissuto questa dimensione dell’Evangelo nella concretezza della sua vita. La radice di molte scelte era proprio la Scrittura, ci scordiamo spesso che Milani era un prete, lo si recupera sotto molti altri aspetti dimenticando che era un sacerdote". Dell’attualità della scuola di don Milani a sessant’anni dalla sua morte ha invece parlato il professor Bianchi: "Don Milani mandato in castigo a Barbiana – ha sottolineato - da lì ha iniziato a costruire una scuola diventata poi punto di riferimento per tutti, anche per le Nazioni Unite che hanno ripreso questi concetti e, in un’assemblea dell’anno scorso cui ho avuto l’onore di partecipare in rappresentanza dell’Italia, hanno posto l’accento proprio sul concetto di trasformare la scuola per trasformare il mondo. Che cosa rimane oggi di Don Lorenzo Milani? Rimane l’idea di una scuola che deve essere aperta, inclusiva e affettuosa cioè che deve insegnare ai ragazzi a costruire dei legami talmente forti da permettere loro di affrontare anche l’incertezza".

Sandra Nistri