Marradi rinasce con il Pnrr Riaprirà anche l’unico hotel

Grazie al bando destinato ai borghi arriverà il contributo da 1.6 milioni di euro. Tanti progetti di riqualificazione, anche il ritorno di una struttura ricettiva

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Ha ottenuto il contributo massimo, un milione e seicentomila euro, il Comune di Marradi dal bando Borghi del PNRR, riservato ai comuni sotto i 5 mila abitanti,. E la concorrenza era grande: oltre 1800 candidature presentate a livello nazionale, e meno di 300 i beneficiari di cui il 40% destinati al Sud. Così ora il sindaco Tommaso Triberti può esultare: "Un risultato che attendevamo con ansia. Il grazie va ai tanti che ci hanno lavorato con impegno e passione. I nostri uffici, i progettisti, le associazioni che si sono messe in gioco. La riqualificazione di alcuni spazi, in primis l’albergo Lamone, che diventeranno il cuore del rilancio del nostro paese è un sogno che diventa realtà." Infatti, il progetto denominato "ATTiva Marradi: ATTrattività & rigenerazione culturale e sociale per il Comune di Marradi", prevede una serie di azioni a livello turistico, culturale e sociale che partono dalla riqualificazione dell’albergo Lamone, chiuso ormai da tempo, ma che riguardano anche altri luoghi marradesi come l’Urban Center e il Centro Culturale, coinvolgendo vari soggetti del territorio.

Marradi ha tante ricchezze naturali, gastronomiche, culturali, ma era privo di un albergo, con pochi posti letto, garantiti solo dagli agriturismo.

Ora questo progetto darà una risposta positiva. E si potenzierà l’offerta culturale basata sulle eccellenze locali, da Dino Campana al marrone. L’Arch. Sara Naldoni, responsabile del progetto per Urban LIFE, di origine marradese, commenta: "E’ una soddisfazione ed un’emozione unica, da marradese prima che da progettista, frutto di un intenso lavoro di squadra, iniziato da tempo.

Una seconda vita per il paese, un’opportunità irripetibile ed un’avventura verso la piena valorizzazione delle aree interne e dei piccoli borghi, inestimabile patrimonio d’Italia." Il Progetto intende favorire la mobilità sostenibile e la creazione di un sistema di luoghi vissuti, valorizzando anche il nodo ferroviario e la stazione FS come porta di accesso principale pedonale al borgo.

Paolo Guidotti

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