MAURIZIO COSTANZO - CATERINA CECCUTI
Cronaca

Solidarietà a Parigi colpita dal terrorismo. "Firenze c'è e non ha paura"

Manifestazione in piazza Ognissanti davanti al consolato francese

Solidarietà al popolo francese davanti al Consolato

Firenze, 14 novembre 2015 - A poche ore dalla strage di Parigi, e a poco meno di un anno dalla strage di Charlie Hebdo, Firenze, la città intera, oltre un migliaio di fiorentini insieme a tutte le sue istituzioni, si sono ritrovate sotto il consolato francese in piazza Ognissanti per portare fiori, scrivere sul libro dei ricordi accanto all’ingresso del consolato i loro nomi, e soprattutto per dire tutti insieme, ad un’unica voce, che quel che è avvenuto ieri notte, non accada mai più.

Tanti gli striscioni e i messaggi di pace lasciati dai fiorentini in ricordo delle 128 vittime, col pensiero ai 250 feriti che lottano per restare in vita negli ospedali parigini, presi d’assalto proprio in queste drammatiche ore. Tra i tanti intervenuti, il sindaco di Firenze Dario Nardella, il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi, gli assessori Sara Funaro e Andrea Vannucci, la presidente della commissione Cultura del comune, Maria Federica Guliani, la giunta regionale al completo. "Firenze c’è e non ha paura", ha gridato davanti alla folla il sindaco Dario Nardella con accanto la console Isabelle Mallez.

"Firenze non conosce il linguaggio della paura e dell’odio", ha aggiunto il sindaco prima di chiedere un minuto di silenzio che è stato seguito da un lungo applauso. Il presidio è quindi terminato con una preghiera presieduta da padre Rosario Sammarco della vicina chiesa di San salvatore in Ognissanti. Accanto al sindaco di Firenze, si sono riuniti in piazza, anche molti altri primi cittadini dei comuni della Provincia, ciascuno con la fascia tricolore. Molti anche i politici e i rappresentanti delle istituzioni e dei sindacati. In piazza anche una nutrita rappresentanza dei cinquemila francesi che vivono a Firenze.

La console, che ha passato ore al telefono con i suoi cari a Parigi, ha preferito far parlare le immagini, e ha scelto di attaccare sulla porta del consolato una foto che richiama il film di Jacques Rivette ‘Paris nous appartiens’ (Parigi ci appartiene). Portando il suo cordoglio, il vignettista Sergio Staino ha detto: "Ci stanno distruggendo le basi della convivenza". Su Facebook il presidente Rossi ha scritto: "Il terrore colpisce brutalmente Parigi, con attentati strazianti, coordinati da un’unica regia. È la più grave strage dal dopoguerra e siamo tutti ostaggi sotto tiro. L'Isis porta la guerra in casa nostra e gli Stati Uniti e l’Europa non possono restare passivi. Ora o mai più dobbiamo esprimere la forza della nostra fede democratica, la forza della nostra libertà."

Mentre il sindaco Nardella ha subito twittato: "Terrore a Parigi di nuovo colpita al cuore, Firenze è vicina a tutti francesi". Sempre su Twitter Matteo Renzi ha commentato così la tragedia dell’attentato terroristico: "Insieme ai nostri fratelli francesi, contro l’atroce attacco a Parigi e all'Europa". Il Comune, in segno di vicinanza ai fratelli francesi, ha deciso di far ‘indossare’ al David in piazza della Signoria il lutto la braccio e con ai piedi la bandiera tricolore.