REDAZIONE FIRENZE

Le prime 75 primavere di Confartigianato. A giorni una seconda sede in via Aretina

Il premio ’Artigiano delle note e delle emozioni’ avrà uno spazio a Sanremo

Le prime 75 primavere di Confartigianato. A giorni una seconda sede in via Aretina

Quando sbarcò in riva d’Arno, la città era ancora da ricostruire. E a ricostruirla furono proprio quegli artigiani molti dei quali nel 1949 sentirono il bisogno di consociarsi in Confartigianato Firenze, che trova "le fondamenta nello spirito di collaborazione di quel momento", sottolinea la presidente Serena Vavolo. Ieri l’associazione di categoria, alla presenza dell’assessore comunale al Commercio Giovanni Bettarini e del segretario generale Jacopo Ferretti, ha spento 75 candeline nella propria sede di via Empoli, a Ponte a Greve. Che oggi vede affiancarsi una seconda sede in via Aretina: inaugurerà a giorni. Quegli artigiani nel 2024 sono diventati seimila e pur mantenendo intatto lo spirito originario, si apprestano a nuove sfide, come bilanciare "la tutela dell’autenticità e il sostegno all’innovazione", ha detto Vavolo evidenziando che "accanto all’intelligenza artificiale c’è quella artigianale", perché la prima è sì una risorsa utile, ma "nessuna macchina sostituirà mai le mani di un artigiano, le due intelligenze sono complementari". Proprio per questo a febbraio Confartigianato terrà un seminario sulla Ia. Altre sfide fiorentine, elenca la presidente, sicurezza, "perché vogliamo lavorare tranquilli, occorre aumentare il presidio del territorio"; accesso al credito; turismo sostenibile poiché "dobbiamo poi cercare un punto d’incontro tra le imprese turistiche e il decoro della città", perciò è necessario promuovere "un turismo di qualità e diffuso", che nei quartieri ai negozi di prossimità; la lotta alla contraffazione e all’abusivismo, per i quali social stanno diventando sempre più canali di promozione, sintomo che chi opera illecitamente "si sente impunito. Ciò danneggia non solo gli artigiani, ma anche i clienti e le casse dello Stato"; le infrastrutture "per connetterci al mondo tra cui l’aeroporto di Peretola. Abbiamo bisogno di una Firenze interconnessa e più velocità nei movimenti di merci e persone" e in questo senso "bisogna trovare un punto di equilibrio esigenze dei cantieri e quelle dei cittadini".

Tra i premi annunciati ‘Artigiano delle note e delle emozioni’, realizzato dal maestro orafo Paolo Penko che sarà consegnato al Festival di Sanremo. A marzo torna poi il Premio Athena: nel 2023 fu consegnato ad Agnese Pini, direttrice de La Nazione, quest’anno andrà a Cinzia TH Torrini.

Carlo Casini