Lampredotto e trippa corrono su WhatsApp

Giacomo Trapani: "Mi sono organizzato con guanti e mascherine per non far rinunciare alla tradizione"

Migration

Rinunciare alla tradizione? Neanche per idea. E se non è più possibile andare a comprarsi un panino con il lampredotto all’aperto, basta farselo portare a casa, via Facebook o anche Whatsapp. Giacomo Trapani di “Bambi trippa e lampredotto” si è attrezzato al caso, e non potendo più servire i clienti al banco del mercato centrale di San Lorenzo, si mette guanti e mascherina ed effettua le consegne a domicilio. Per chi non vuole toccare i contanti, porta pure il Pos.

"Trippa e lampredotto fanno parte del nostro essere fiorentini – afferma Giacomo – e così, senza fare troppi calcoli economici, mi sono organizzato per la consegna a domicilio, senza sovrapprezzo".

Ogni giorno si sveglia come sempre alle 5 di mattina, va al mercato a sistemare il banco con un suo collaboratore e poi parte con il furgone a fare consegne. Sono decine al giorno ormai, tra Firenze e dintorni.

"Tutti prodotti freschi di giornata, come la trippa, piatti freddi e il panino al lampredotto scomposto, da riscaldare, con il pane e le salse", assicura.

Giacomo porta avanti la tradizione della sua famiglia, Bambi, che dall’800 lavora e vende la trippa e il lampredotto, prima in via dell’Orto, poi al mercato centrale e a Barberino del Mugello con “Tripperia Fiorentina”.

Oggi, in piena emergenza coronavirus, continua a fare il suo lavoro anche grazie ai social, spostandosi anche nei comuni limitrofi. "Viste le numerosissime richieste vi informiamo che giovedì prossimo saremo in consegna speciale a Sesto Fiorentino - aggiunge – Un piccolo gesto per stare vicino anche a chi abita più lontano: così ogni giovedì di aprile scopriremo le zone che non copriamo nella zona consegna abituale".

E a fare di necessità virtù sono stati anche molto laboratori di pasticceria artigianali. Secondo il presidente di Confartigianato, Alessandro Sorani, quasi il 70 per cento dei laboratori fiorentini lavora: "Tanti artigiani si sono fatti trovare pronti con il servizio di consegna, alcuni usano anche i vettori messi a disposizione del Comune. E’ grazie allo sforzo ulteriore dei piccoli imprenditori se il comparto, nonostante tutto, tiene - continua Sorani - Ovviamente non si produce a pieno regime, considerato che non ci saranno più le tavolate e i grandi pranzi, quindi le dimensioni sono ridotte, le porzioni sono più piccole. Ma anche in questa Pasqua strana molti non rinunciano alla qualità".

La domanda infatti nonostante tutto tiene, e secondo Confartigianato la richiesta va proprio in direzione dei prodotti di qualità.

"Sappiamo purtroppo che un terzo dei produttori non sono in grado di consegnare a domicilio - conclude Sorani –. Un problema a cui dobbiamo far fronte a breve e sarà un investimento da fare assolutamente per venire incontro alle nuove esigenze del mercato e alle abitudini cambiate".

Olga Mugnaini

è arrivata su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro