REDAZIONE FIRENZE

Il lago Belfiore sparirà entro ottobre

Nel cratere di due ettari oggi pieno d’acqua nascerà lo Student Hotel

E’ iniziato nel viale Belfiore lo svuotamento controllato delle acque che hanno invaso lo scavo delle fondamenta

Firenze, 14 marzo 2018 - L’ultima goccia potrebbe venir risucchiata entro il prossimo ottobre. Poi il lago Belfiore, lo specchio d’acqua che ha invaso gli oltre 2 ettari di cratere dove un tempo sorgeva la filiale Fiat tra viale Belfiore e via Marcello, cesserà di esistere. Per lasciare spazio, entro il 2020, allo Student Hotel: uno studentato da oltre 600 camere realizzato dal gruppo olandese Tsh, partecipato da una società di gestione del risparmio anglosassone (Pwp) e da un fondo pensione tedesco (Apg), che ha acquistato l’ex area Fiat per 28,2 milioni di euro.

Le cinque pompe sarebbero già in azione ma, nei prossimi giorni, il livello calerà in maniera quasi impercettibile agli occhi. La «velocità» per ora non può superare il limite di 5 centimetri al giorno di abbassamento delle acque. Il motivo? Evitare di creare problemi di stabilità al camerone di cemento. Ma soprattutto evitare overdose al sistema fognario di Firenze che fino a giugno dovrà tenere a bada le piogge. Per questo l’aspirazione non potrà oltrepassare, almeno fino all’estate, i 60 litri al secondo. Per crescere, poi, a partire da giugno. «Questo dato – spiegano da Student Hotel – potrà essere incrementato dopo l’analisi dei risultati del monitoraggio della capacità di depurazione e del sito, e in accordo con Publiacqua e Comune».

Ma dal gruppo olandese, guidato da Charlie McGregor pensano già al dopo-bonifica. «Per proteggere e mettere in sicurezza in modo permanente l’area – spiegano - sarà necessario quanto prima intraprendere dei lavori di costruzione permanenti». Della serie: una volta prosciugato il lago si dovrà costruire il super-hotel e per farlo, serve il via libera di Palazzo Vecchio che, salvo intoppi, dovrebbe arrivare entro questa estate. Giusto in tempo per il taglio del nastro della struttura gemella (o quasi) tirata su in viale Lavagnini. «The Student Hotel aprirà – aggiungono – la sua prima proprietà a Firenze, il Tsh Firenze Lavagnini a giugno». La staffetta tramvia-hotel, in pratica è annunciata: dopo la messa in esercizio del tram che sfila a 200 metri dal cantiere dell’ex area Fiat, potrebbe arrivare il via libera alle ruspe. Dietro il lago si nasconde la falda acquifera che scorre nella pancia dell’area, a 5 metri dal piano di campagna. Mentre escavatori e ruspe dal 2006, ai tempi del progetto di recupero dell’ex area Fiat firmato Btp prima del crac, hanno scavato per una decina di metri in profondità. E il lago è stato servito.

Al suo interno potrebbe essersi conservato l’antenato, il «bosco Belfiore», candidato anche tra i «Luoghi del cuore Fai» per il 2016: una «macchia» di pioppi, salici e canneti che avevano popolato il cantiere abbandonato. Solo tre settimane fa un 17enne era caduto nello specchio d’acqua melmosa mentre cercava di recuperare il suo pallone. A salvarlo gli operai presenti ai margini del cantiere. «Ci auguriamo – è l’invito del Ceo, Charlie McGrego - di poter confidare su una proficua cooperazione sulla zonizzazione e sui permessi di costruzione, in maniera da iniziare i lavori il prima possibile per chiudere questo cratere dopo 12 anni e rigenerare questa parte della città».

cla.cap