REDAZIONE FIRENZE

La vertenza Harry’s Bar. Salvati 12 posti di lavoro. E la riapertura si avvicina. In corso le trattative

Raggiunto l’accordo al tavolo di crisi della Metrocittà grazie ai sindacati. La Gin Srl, proprietaria dell’immobile, sta valutando l’offerta della Boston 70 . .

La vertenza Harry’s Bar. Salvati 12 posti di lavoro. E la riapertura si avvicina. In corso le trattative

Le trattative sono in corso, e non è escluso che in un futuro neanche troppo lontano – tutto dipenderà dalla durata delle opere strutturali che dovranno essere realizzate – l’Harry’s Bar possa riaprire negli stessi locali che lo hanno ospitato per più di mezzo secolo, ovvero quelli di lungarno Vespucci. La Gin Srl della famiglia Olivetti Rason, proprietaria delle mura, e la Boston 70 Srl starebbero cercando di trovare un accordo per accelerare i tempi così da far ripartire l’attività, cessata dal luglio scorso dopo uno sfratto esecutivo per morosità contestato da Gin alla vecchia proprietà. La buona notizia, ora, però riguarda i lavoratori per i quali la Filcams Cgil si è battuta giorno dopo giorno per assicurare loro garanzie e tutele. E nell’ultimo tavolo di crisi convocato dalla Città metropolitana, a cui ha parteciparo anche Palazzo Vecchio, è arrivata la lieta novella.

"Attraverso la mediazione delle istituzioni, l’intervento dell’ammortizzatore sociale (che, rcordiam, scadrà il 31 dicembre, ndr) e la buona volontà delle parti si è giunti ad un primo risultato. Non c’è stato il saldo zero occupazionale ma 12 posti di lavoro sono stati salvati e collocati presso Harry’s Bar The Garden di Villa Medici in via Il Prato, 5 contratti in scadenza non sono stati rinnovati, 4 lavoratori si sono dimessi, uno si è autoricollocato. Si apre adesso la seconda fase con il tavolo che resta attivo, relativa alle prospettive future (ritorno del marchio e del locale sul mercato). E’ in corso infatti la trattativa fra le parti, superate le asperità del contenzioso", recita la nota della Città metropolitana di Firenze. Da voci insistenti sembra comunque che dietro questa operazione ci sia lo ’zampino’ del neo presidente della Fondazione Cr Firenze e numero uno di Federalberghi Bernabò Bocca, che è anche il proprietario del prestigioso hotel Villa Medici, dove per l’appunto c’è quella che una volta era la succursale dell’Harry’s Bar di lungarno Vespucci e che oggi ne è la sede principale. Bocca, da quanto è dato sapere, sarebbe in contatto con la famiglia Cipriani, proprietaria di Harry’s Bar Venezia, per cercare un accordo e soprattutto per convincerli a far sbarcare il marchio su Firenze.

"Ci è stato chiesto da Harry’s Bar di poter rifare un contratto di locazione dell’immobile sul lungarno e la nostra azienda valuterà questa proposta al pari di quelle arrivate da brand internazionali con i quali ci sono trattative già in precedenza avviate", fa sapere l’avvocato Pier Ettore Olivetti Rason socio e legale della Gin Srl. La chiusura del mitico bar-ristorante è stata una vera perdita per Firenze. Perché si trattava di un locale entrato nel mito, con Paloma Picasso, Margot Hemingway, Paul Newman, Elizabeth Taylor, Burt Lancaster, dei quali campeggiavano le foto mentre, seduti ai tavoli e al bancone negli anni Sessanta sorseggiano i loro drink preferiti o la loro marca di champagne prediletta.

La notizia del riassorbimento di 12 dei 22 dipendenti e la possibile riapertura dell’Harry’s viene salutata con favore anche da Confcommercio che fin da luglio si era battuta per "far sì che non si disperdesse il patrimonio economico e sociale rappresentato dall’azienda dei fratelli Bechi", afferma Franco marino, direttore di Confcommercio Toscana.

A.P.