La forza incrollabile della ’Creatura di sabbia’

Nella Cavea della biblioteca di Calenzano, doppio appuntamento con lo spettacolo di Raffaella Azim, tratto da due testi di Ben Yelloun

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di Sandra Nistri

Uno scenario particolare per uno spettacolo altrettanto particolare. Sarà la cavea della biblioteca CiviCa di Calenzano ad ospitare, oggi alle 19 e alle 22 (in doppia replica per accogliere il maggior numero di spettatori viste le norme anti Covid) il reading ’Creatura di sabbia’ che vede protagonista l’attrice Raffaella Azim, diretta da Daniela Ardini. La serata rientra nel festival ’Avamposti’ organizzato dal Teatro delle Donne di Calenzano ed il testo è tratto dai romanzi ’Creatura di sabbia’ e ’Notte fatale’ di Tahar Ben Yelloun, ambientati nel mondo arabo con un personaggio straordinario come quello di MohamedZahra impersonato e raccontato da Raffaella Azim.

Quella di MohamedZahra è una figura di una forza enorme...

"È vero, fortissima: Zahra è una fanciulla costretta a vivere in un corpo non suo perché cresciuta come un uomo dal padre dopo la nascita di sette figlie. In assenza di eredi maschi la parte principale dell’eredità sarebbe andata, per la legge coranica, al fratello del padre, quindi Zahra viene allevata come un maschio per assumere il ruolo di capofamiglia e arriva addirittura a sposare la cugina, figlia dello zio, fra l’altro menomata. È un percorso di solitudine perché è sola sia da uomo che da donna".

Come è nata l’idea di mettere in scena questi testi di Ben Jelloun?

"In realtà l’idea era nata alla regista Daniela Ardini molti anni fa e all’epoca, io ero giovane, abbiamo fatto ‘Creatura di sabbia’. Poi abbiamo pensato di riprendere non solo questo testo ma anche ‘Notte fatale’ il romanzo in cui è la stessa Zhara, ormai vecchia, a parlare in prima persona. Dalla notte fatale della morte del padre infatti la ragazza nascosta in un corpo da uomo si riappropria della sua identità con vicende estreme".

È uno spettacolo che invita a riflettere anche su alcuni paradossi del mondo arabo…

"Sì, questo è proprio l’intento dello scrittore che fa capire come il mondo delle Mille e una notte, di una grande cultura, poi si inscriva paradossalmente in una società dove la donna non è considerata se non in posizione subalterna all’uomo".

L’ultimo suo spettacolo prima di questo reading era stato, nel 2019, ’La lunga vita di Marianna Ucria’ dal romanzo di Dacia Maraini: c’è un filo conduttore fra queste figure femminili?

"Diciamo che io amo molto queste figure ferite, mutilate che riescono con fatica e determinazione a fare quello che volevano fare. Hanno superato ogni ostacolo e alla fine ce l’hanno fatta".

Quali sono i suoi prossimi impegni in teatro?

" La data di Calenzano, in realtà, sarà una sorta di anteprima perché Creatura di sabbia poi debutterà a novembre a Genova al Teatro Modena, poi spero di poter riprendere anche Marianna Ucria ma tutto dipenderà non dai teatri ma, purtroppo, da ciò che avviene all’esterno con la crisi sanitaria in corso".

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