Firenze, 10 aprile 2024 - Ha soffiato sulle sue prime dieci candeline ed ha annunciato la vincita di un bando internazionale da 90mila euro per un progetto a favore di bambini rifugiati di guerra e con disagio socio-economico. Due bellissimi risultati per la fondazione Claudio Ciai, che ieri ha festeggiato il suo primo decennio. Tanti anni sono passati da quando la famiglia di Claudio Ciai, purtroppo morto dopo anni di indicibile sofferenza a causa di un incidente di cui fu vittima, ha deciso di creare una fondazione, guidata dal figlio di Claudio, Francesco, che ha lo scopo di promuovere l’inclusione sociale delle persone con disabilità o con storie di fragilità. In questi anni la fondazione ha aiutato oltre 350 persone ed organizzazioni. Ed ha raccolto oltre 250mila euro.
La festa, all’hotel Villa Olmi di Bagno a Ripoli, è stato un momento per tracciare un bilancio di quanto finora fatto ed anche per celebrare un evento straordinario: la fondazione è stata infatti selezionata dall’Endowment fund for education, organizzazione benefica dell’azienda leader mondiale della diagnostica bioMérieux, come vincitrice di uno dei due progetti creativi europei (oltre alla Francia) e riceverà un finanziamento di 90.000 euro.
Il progetto triennale denominato “Didactic Nature” è stato ideato dalla fondazione Claudio Ciai appositamente per il bioMérieux Endowment Fund. L'obiettivo è coinvolgere i bambini dai 3 agli 8 anni - sia provenienti da contesti socio-economici svantaggiati del territorio fiorentino, sia rifugiati provenienti da paesi come Ucraina e Afghanistan - in attività che dureranno tre anni. I 150 partecipanti prenderanno parte a esperienze che hanno al centro il tema della natura. Ognuna di queste iniziative è stata progettata per aiutare i bambini a collaborare e integrarsi nella comunità. Le attività includono: lezioni di giardinaggio e apicoltura, corsi di inglese, dog therapy, lezioni di equitazione e persino visite a una fattoria didattica che ospita degli alpaca. Al termine dei tre anni, il progetto continuerà superando i confini geografici di Firenze, poiché la fondazione, con la collaborazione di laboratorio MARE, creerà un toolkit digitale sia in italiano che in inglese per dare alle varie comunità la possibilità di replicare l’esperienza e costruire attività in modo autonomo, sempre e ovunque.
“Una grande soddisfazione per me pensare a questi 10 anni di vita della nostra fondazione, a tutte le persone e comunità con cui siamo entrati in contatto e su cui abbiamo avuto un impatto concreto. Tutto in nome di mia padre che ci è stato portato via troppo presto e in modo terribilmente violento”, ha detto il presidente Francesco Ciai.“Siamo nati - ha aggiunto, - come un piccolo gruppo di volontari che ha iniziato facendo mercati di quartiere fino a diventare una fondazione consolidata che reinveste il 100% delle donazioni in progetti concreti. Questo mi rende incredibilmente orgoglioso”.
All’evento anche l’assessora Sara Funaro: “Firenze è orgogliosa di questa realtà, composta da tanti volontari che ogni giorno operano al fianco dei cittadini più fragili. L'amministrazione comunale è vicina alla fondazione Claudio Ciai e al suo presidente Francesco: il nostro sostegno è massimo e proprio per questo motivo il Comune di Firenze ha deciso di conferirle un riconoscimento ufficiale”.