"La nostra scuola con questo terribile episodio non c’entra nulla. La vicenda è successa fuori e la Dino Compagni è un istitutito sano dove ogni giorno si insegnano valori come il rispetto e il dialogo". La scuola del Campo di Marte fa muro e reagisce compatta all’indomani della nostra denuncia relativa all’episodio di antisemitismo e ai numerosi episodio di bullismo denunciati dalla madre del ragazzino offeso e che sarebbero avvenuti nei mesi scorsi.
"Non tirate in ballo la Dino Compagni, un caso, oltretutto successo non in classe o nei corridoi non può macchiare la storia di questa scuola prestigiosa" dicono in coro numerosi genitori di alunni. "Ho ruolo istituzionale in quando membro dell’Organo di Garanzia dell’Istituto Comprensivo Compagni Carducci e posso dirti che sono rimasto basito" interviene Andrea Salvadori, genitore, membro dell’organo di Garanzia e rappresentante di classe.
"Nel condannare l’episodio gravissimo e, indubbiamente da stigmatizzare e perseguire a termini di legge nei confronti del ragazzino in questione e soprattutto dei suoi genitori, mi sento di dover difendere la Scuola Dino Compagni per come è passata. Pare sia una scuola dove sono “tollerati” atti di bullismo o addirittura antisemitismo. – aggiunge ancora – La scuola che io frequento e con vari ruoli istituzionali da 11 anni, si è sempre distinta per un’attenzione notevole in progetti contro il bullismo e il cyberbullismo in cui vengono coinvolte a girare tutte le classi, così come da sempre si è fatta parte attiva per organizzare progetti durante la Giornata della Memoria e non solo, per sensibilizzare gli studenti contro l’antisemitismo e contro ogni forma di razzismo.
"Credo - concluce – si sia di fronte più a una rivalsa personale che a veri e propri atti di bullismo che peraltro non mi risultano siano mai stati denunciati in passato. Con questo non voglio né giustificare né sorvolare su un episodio che, se confermato, ci deve solo far riflettere su quanto ancora dobbiamo fare come genitori e come scuola, a livello di educazione civica per arrivare ad un rispetto totale e senza distinzioni per chi professa una religione diversa dalla propria e non solo. Ripeto che quel che non deve e non doveva passare è la responsabilità di questo episodio scaricata sulla Scuola o sui Professori della classe che frequentava quel ragazzino fino a 6 mesi fa".