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"La bambina più forte del mondo" Storia di Stella e di una passione Un libro racconta sport e coraggio

Stella ha solo tre anni e ama giocare nel campo sportivo di Villa Gentile che è per lei un luogo magico e avventuroso. È attratta in particolare dalla gabbia al centro del campo, dove gli atleti lanciano pesanti sfere d’acciaio, allenandosi senza sosta. Decide che lo farà anche lei. Ma quando diventa abbastanza grande per poter praticare questo sport, capisce che non è così facile: il lancio del martello, le dicono, è uno sport da maschi, inadatto a una femminuccia. Lei non ci sta: vuole raggiungere il suo sogno contro tutto e tutti. La storia di Stella viene raccontata in "La bambina più forte del mondo" da una donna che sa cosa significano la passione per lo sport e il coraggio nel voler conseguire i propri obiettivi: Silvia Salis, autrice del libro che sarà presentato oggi alle 9 in Sala Pegaso della Regione in piazza Duomo, è infatti un’ex martellista italiana. È stata vincitrice di dieci titoli italiani di lancio del martello e dal 2021 è vicepresidente vicario del Coni. L’evento sarà moderato dai giornalisti Paolo Caselli e Gaia Simonetti alla presenza dell’autrice, del presidente toscano Eugenio Giani e dell’assessore alle pari opportunità del Comune di Firenze Benedetta Albanese. Perché, spiega l’autrice, "La bambina più forte del mondo" non è solo una storia ispirata alla vita reale, ma anche "un manifesto sulla parità di genere portatore di un messaggio universale: che nello sport come nella vita, non esistono cose "da maschi" e cose "da femmine".

Manuela Plastina