Disabile preso di mira per il posto auto. Ma il quartiere lo difende: "Vigliacchi"

Scritte e atti vandalici contro Valerio, 57 anni, ex idraulico

Le lettere degli abitanti che sono state attaccate sul muro  della palazzina per dimostrare a Valerio la solidarietà del quartiere

Le lettere degli abitanti che sono state attaccate sul muro della palazzina per dimostrare a Valerio la solidarietà del quartiere

Firenze, 19 aprile 2018 - "Storpio di merda". Sottolineato per tre volte. L’ultima pugnalata al cuore è arrivata nella notte tra venerdì e sabato scorso. Una scritta d’odio vergata con un pennarellone nero sotto il campanello di Valerio Chiarantini, al 168 di via Villamagna a Nave a Rovezzano. E a lui, ex idraulico 57enne da 6 anni costretto alla sedia a rotelle e alla dialisi per un’insufficienza renale, è crollato il mondo addosso. Anche perché quell’inchiostro è l’ultima goccia del mare di disprezzo in cui è costretto a sguazzare da un anno. La lista dei soprusi subiti dall’uomo arebbe lunga. Tutti si aggiungono alle 5 ore di dialisi all’ospedale di Ponte a Niccheri, alle quali si deve sottoporre tre volte la settimana per sopravvivere.

"Non può essere la bravata di qualche ragazzino" mormora. Un anno fa infatti, Valerio, tornando dall’ospedale si era ritrovato la serratura di casa impestata dall’Attack. Mentre, in diversi casi, le gomme della sua auto, parcheggiata nel posto riservato ai disabili dietro casa, sono state bucate. "Evidentemente – spiega – la mia esistenza dà fastidio a qualcuno. Era dai tempi delle Ss che non si trovavano scritte così sui campanelli di casa". L’accanimento verso di lui è continuato anche dopo che, i familiari, hanno scelto di rendere nota la storia su Facebook, pubblicando lo scatto della vergogna. E vicini e altri fiorentini hanno lasciato biglietti di solidarietà sotto al suo campanello.

La frase: "Io sto con Valerio: vergognatevi vigliacchi". Ma i foglietti, durante la scorsa notte, sono stati tutti rimossi da una mano misteriosa. "Questo – dice – dimostra che c’è la precisa intenzione di colpirmi". Il 57enne due giorni fa ha sporto denuncia contro ignoti ai carabinieri per cercare di dar un volto al "bullo" del rione o agli autori del gesto. Ma soprattutto capirne il perché. A far scoccare la scintilla della rabbia, potrebbe esser stata un semplice questione di parcheggio. Almeno questa potrebbe essere l’unica motivazione razionale. Oltre la quale si sconfina nella follia o nella cattiveria pura.

"In questo tratto di via Villamagna – spiegano i familiari – esistono pochi posteggi. Forse quello riservato a Valerio dà fastidio a qualcuno. Ma è assolutamente necessario al mezzo attrezzato che lo porta in ospedale per sostare, caricarlo e riportarlo a casa". Anche perché l’uomo, oltre a necessitare delle dialisi, è costretto a muoversi in carrozzina per un’invalidità alle gambe. Il marciapiede, infatti, è troppo stretto e la sedia a rotelle sarebbe costretta a percorrere 300 metri di via Villamagna in mezzo di strada.

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